Bruxelles: convegno della Comece sull’economia sociale di mercato
“Verso un modello europeo di un’economia sociale di mercato?”: è stato questo il tema
del seminario organizzato dalla Comece (Commissione degli episcopati della Comunità
Europea), dalla Cec (Conferenza delle Chiese europee), insieme all’Ufficio europeo
dei consiglieri della Commissione europea (Bepa) e svoltosi la settimana scorsa a
Bruxelles. “In apertura dei lavori – si legge in un comunicato – mons. Ambrosio, vicepresidente
della Comece, ha sottolineato come la nozione di economia sociale di mercato sia una
delle chiavi per riconquistare la fiducia dei cittadini verso il progetto europeo”.
“È altrettanto necessario – ha ribadito il presule – valorizzare innanzitutto il valore
della gratuità, non solo nel contesto dell’attività economica, ma anche nel settore
sociale e politico”. Dal suo canto, il vescovo della Chiesa evangelica luterana di
Baviera, Heinrich Bedford-Strohm, ha insistito sul fatto che “il successo dell’economia
sociale di mercato è dovuto in modo particolare al fatto che la responsabilità sociale
diventa parte integrante del processo economico e non è successiva alla prosperità
economica”. Successivamente, i partecipanti ai lavori hanno riflettuto sulla possibile
convergenza dell’Europa verso un’economia sociale di mercato. I rappresentanti della
Polonia hanno auspicato un sistema economico orientato in modo razionale, basato sulla
fiducia sociale e consolidato dal contratto sociale, poiché – si è detto – “ciò implica
la trasparenza, un quadro giuridico giusto e soddisfacente, l’applicazione di regole
di solidarietà e partecipazione”. Dal suo canto, le Chiese della Finlandia hanno ricordato
il loro contributo nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale per aiutare
il Paese colpito dalla depressione economica. Di qui, l’appello alla Commissione europea
affinché “apra i programmi di finanziamento comunitario ai rappresentanti della Chiesa”.
Infine, la terza sessione di lavori è stata dedicata al tema della disoccupazione,
in particolare dei giovani, considerata una sfida immediata di tutta l’Unione Europea.
Diverse organizzazioni della Chiesa hanno presentato i successi ottenuti in questo
campo: ad esempio, la Spagna ha citato l’inserimento dei lavoratori nella Caritas
diocesana di Segorbe Castellòn, mentre la Germania ha ricordato il “quik-service”,
un’iniziativa di qualificazione professionale lanciata dalla Kolping Akademie di Ingolstadt.
In conclusione del seminario, le Chiese partecipanti hanno richiamato la necessità
di “europeizzare” il concetto di “economia sociale di mercato” per permettere gli
Stati membri dell’Ue di “affrontare la concorrenza mondiale mantenendo una protezione
sociale efficace per i più deboli, ma anche per mettere in atto un’economia duratura
in vista delle esigenze ambientali e climatiche”. (A cura di Isabella Piro)