Il futuro politico del premier Mario Monti al centro del dibattito politico in Italia
In Italia il dibattito politico ruota sempre intorno al futuro politico di Mario Monti
che ieri mattina ha avuto un’ora di colloquio con il capo dello Stato Napolitano prima
del concerto di Natale a Palazzo Madama diretto dal maestro Riccardo Muti. Fibrillazione
nel Pdl, con Berlusconi e Alfano che invitano il Professore a federare i moderati.
Il servizio di Giampiero Guadagni.
C’era
attesa per l’esito dell’incontro tra Napolitano e Monti: ma alla fine entrambi hanno
glissato sul futuro politico del premier, che nei giorni scorsi ha annunciato le dimissioni
dopo l’approvazione della legge di stabilità. Qualcosa di più ha detto in una intervista
televisiva il ministro per la cooperazione Riccardi: ci sarà un discorso di Monti
al Paese in cui spiegherà i motivi delle sue scelte. Resterà comunque, afferma Riccardi,
un riferimento morale e politico. L’eventuale candidatura di Monti nelle elezioni
di febbraio cambierebbe profondamente tutto lo scenario delle alleanze. Ieri in questo
senso giornata importante soprattutto per il Pdl, con due distinte iniziative. Una
per lanciare Italia popolare, un movimento schierato a sostegno di Monti, promosso
tra gli altri da Alemanno, Cicchitto e Formigoni. All’incontro ha partecipato anche
il segretario Alfano e ha mandato un messaggio scritto Berlusconi: entrambi per chiedere
a Monti di essere il federatore dei moderati, ancora maggioranza in Italia. Altra
iniziativa, contraria invece alla candidatura di Monti, è di una componente rappresentata
da Meloni e Crosetto pronti allo strappo con il Pdl. Contro Monti anche la Lega. Il
candidato premier del centrosinistra Bersani invita l’attuale premier a restare neutrale,
mentre il Centro sta mettendo a punto una lista unitaria che comunque farà riferimento
a Monti.