Con l’avvento dell’era digitale il giornalismo vive un processo di ridefinizione.
Se ne è parlato ieri mattina, in Vaticano, durante il convegno organizzato dall’Associazione
Stampa Romana “Le Notizie ad Alta Velocità”. Lo ha seguito per noi Alessandro
Filippelli:
Il digitale
non è più il futuro ma è il presente. Il giornalismo cambia nella forma, nel contenuto
e nel rapporto tra redattore e lettore. L’evoluzione tecnologica e l’avvento dell’era
digitale riflette sulle nuove forme assunte dal giornalismo. Così il lettore è al
centro dell’informazione e partecipa attivamente al continuo flusso di notizie. Per
Lucia Annunziata, direttore di Huffington Post Italia “bisogna avere coraggio, la
tecnologia non deve far paura". Secondo Giulio Anselmi, presidente della federazione
degli editori, "bisogna aver chiaro che il cambiamento è necessario", e che la classe
giornalistica è troppo vecchia. Mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio
Consiglio delle comunicazioni sociali, ricorda infine che anche la Chiesa lancia la
sua sfida rispondendo alla richiesta di modernità con la presenza del Papa su Twitter
e tenendo conto della cultura digitale.