Il Ppe a Monti: sì alla candidatura. Il premier, Italia resta europeista
Il Partito popolare europeo appoggia Mario Monti. A Bruxelles per il prevertice del
Ppe arrivo a sorpresa del premier italiano che rassicura: l’Italia resta europeista.
E Berlusconi, pronto a ritirarsi, ne chiede la candidatura. Servizio di FrancescaSabatinelli:
Al Ppe piace
una eventuale candidatura di Mario Monti. Da Bruxelles arrivano voci sempre più convinte
al termine del pre-vertice dei popolari europei. Sono in molti ad augurarsi un governo
italiano di nuovo guidato dal professore, lo ha riferito Elmar Brok della Cdu, ma
lo ha detto anche Mark Rutte, il premier olandese, e in via ufficiosa l’avrebbe confermato
anche la cancelliera Merkel. Il caso Italia è stato il dossier più scottante dell’incontro
di oggi, iniziato proprio con l’arrivo a sorpresa a Bruxelles di Monti, invitato dal
presidente del partito Martens. Sarebbe grave se Monti restasse fuori dalla vita politica,
ha detto Martens, la sua azione è essenziale per l’Italia e l’Europa. Monti, dalla
sua, ha ribadito ai popolari europei il messaggio che aspettavano: l’Italia resta
europeista. Una rassicurazione dovuta, dopo le affermazioni anti-europeiste e anti-tedesche
di Berlusconi che avevano suscitato non poche reazioni negative in seno ai vertici
del Ppe, affrettatisi a dire che il partito è unito contro populismo e antieuropeismo.
Berlusconi da parte sua, presente anch’egli a Bruxelles, ha promesso quanto già accennato
nei giorni scorsi: un passo indietro nel caso Monti dovesse accettare la candidatura.
Con i moderati uniti e con la Lega si vince, è stata la conclusione di Berlusconi,
quindi sia lui il riferimento per il Pdl nonostante la Lega, che reagisce con un secco
Maroni: no ad un’ammucchiata con Monti.