2012-12-12 12:34:49

Messico: premiato padre Alejandro Solalinde, “buon samaritano” dei migranti


Il presidente messicano Peña Nieto lo ha definito “buon samaritano” mentre gli consegnava il Premio nazionale per i diritti umani 2012. E’ padre Alejandro Solalinde Guerra, il coordinatore della Pastorale della mobilità umana Pacifico Sud dell’episcopato messicano, che da quasi sei anni ha fondato l’ostello per i migranti “Hermanos en el camino” che tuttora dirige a Ciudad Ixpetec nello stato di Oaxaca. Un luogo che grazie all’aiuto di numerosi volontari è in grado di offrire generi di prima necessità, vitto, alloggio, assistenza medica e psicologica e sostegno giuridico. Più volte minacciato di morte da gruppi criminali per le sue denunce pubbliche sul traffico di persone, armi e organi – negli ultimi cinque anni ha presentato oltre 200 querele per omicidi, sequestri, estorsione e abusi sessuali – padre Solalinde ha voluto commentare il premio così: “dobbiamo cambiare la nostra dinamica, abbandonare la nostra ottica di chiese isolate. Il Messico ha bisogno di ricostruirsi attraverso i diritti umani”. Nonostante nel maggio scorso sia stato costretto a lasciare il Paese, padre Alejandro ha invitato il popolo messicano a non avere paura, chiedendo al governo di ascoltare i cittadini e di avvicinarsi ai loro bisogni. Come citato dall'agenzia Misna, il sacerdote ha voluto inoltre sottolineare l’importanza dell’ascolto alle donne, “capaci di trasformare il Messico che resta un Paese machista”. In passato padre Solalinde aveva ricevuto anche la “Medaglia Emilio Krieger” nel 2011 e il “Premio Pages Llergo” per la democrazia e i diritti umani. Dal 2010 la Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) sollecita misure speciali per garantire la sua incolumità. (L.P.)







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