Malta: Lettera d'Avvento dei vescovi sulla nuova evangelizzazione
"Non dobbiamo temere di affrontare la sfida della nuova evangelizzazione": questa
l'esortazione contenuta nella Lettera pastorale d'Avvento della Chiesa di Malta e
Gozo. La missiva, a firma di mons. Paul Cremona e mons. Mario Grech, rispettivamente
arcivescovo di Malta e vescovo di Gozo, è incentrata proprio sul tema della nuova
evangelizzazione e riprende molte delle riflessioni emerse dal Sinodo generale dei
vescovi, svoltosi lo scorso ottobre sullo stesso argomento. In particolare, si ribadisce
che "la nuova evangelizzazione è possibile se i suoi membri e le sue strutture ne
vengono rinnovati internamente", nell'ottica di un "desiderio di conversione". Quindi,
si richiama la necessità di una Chiesa che sappia "rispondere alle difficoltà dell'uomo",
che "non si chiuda in se stessa, nei confini confortevoli e sicuri delle sacrestie",
bensì che "emuli il Buon Samaritano, colui che percorre tutte le strade, anche quelle
pericolose, poiché è lì che si incontra Cristo, tra i feriti e gli abbandonati". Di
qui, l'appello che mons. Cremona e mons. Grech lanciano al dialogo tra Chiesa e società,
dialogo definito "fruttuoso", poiché permette di "discernere l'opera di Dio nelle
nostre vite", in particolare quando riguarda il confronto tra "fede e cultura" o "fede
e ragione". La Lettera d'Avvento, poi, guarda all'importanza della Parola di Dio,
sottolineando che "il Vangelo non è un libro che contiene belle storie del passato;
piuttosto, esso è uno dei modi in cui Cristo Risorto si rende presente nella storia
contemporanea". Per questo, si legge ancora nella missiva, "il Vangelo è l'affermazione
che Dio non resta in silenzio, indifferente, di fronte alla storia, ma parla all'umanità
attraverso suo Figlio, Colui che ha parole di salvezza". "La Chiesa — scrivono i vescovi
maltesi — ha il dovere di offrire lo stesso servizio alla società, che ha difficoltà
a parlare con chiarezza su temi importanti come Dio, la vita umana, la famiglia, il
lavoro, l'economia e la scienza". Ciò che occorre, continua la Chiesa di Malta e Gozo,
è "trovare parole lontane dall'ipocrisia, così da instaurare rapporti sinceri e giusti",
"divenire un'unica famiglia umana" che sia "davvero attenta al bene comune", e che
abbia "il coraggio di rompere il silenzio e di parlare chiaramente, sia in piazza
che nelle Chiese, per smuovere le acque stagnanti della società secolare e dell'ambito
religioso". Infine, in questo tempo d'Avvento, i presuli invitano i fedeli ad "accogliere
Cristo con rinnovato entusiasmo" e ad affidarsi a Lui, attraverso l'intercessione
di Maria, "Madre del Verbo". (I.P.)