In rete il portale “Percorsi d’Abruzzo” per promuovere il turismo nella regione
Il rilancio dell’Abruzzo passa anche per il turismo. A più di tre anni dal sisma dell’aprile
del 2009 nasce “Percorsi d’Abruzzo”, un sito web nato per contribuire alla ripresa
non solo culturale, ma anche economica e sociale di una regione ancora segnata dal
terremoto. Alessandro Filippelli ha intervistato, Franco Salvatori,
presidente della Società Geografica Italiana, che ha curato la realizzazione dell’iniziativa:
R. – Il portale
contiene materiale documentario storico, posseduto dalla stessa società geografica
o reperito altrove, di tipo fotografico, cartografico, letterario e musicale. Naturalmente,
tutto quello che può interessare un turista, ispirato ai valori culturali, viene presentato
o suggerito. Penso, per esempio, all’enogastronomia; penso a ciò che in terra d’Abruzzo
ha un suo specifico, che può utilmente essere messo a disposizione degli utenti, di
turisti o semplicemente viaggiatori o semplicemente intenzionati a conoscere la realtà
della regione e che, magari, da questa esperienza di conoscenza, traggono poi ispirazione
per poter viaggiare e conoscere da vicino la realtà conosciuta solamente virtualmente.
Al primo progetto se ne aggiunge un secondo: la realizzazione di una mostra digitale,
su supporto informatico, che metterà in evidenza la situazione pre-terremoto, chiedendo
ai territori e alle persone di aiutarci a costruire la situazione in corso e quella
post-terremoto.
D. – Quindi un’iniziativa mirata alla ricostruzione, alla divulgazione
e alla fruizione del patrimonio geografico, storico e naturalistico dell’Abruzzo…
R.
- Più che alla ricostruzione è mirata alla rinascita dell’Abruzzo, fondandosi su ciò
che l’Abruzzo ha: una rinascita – diciamo – endogena, che conta sulle proprie forze,
sui propri valori e sulle proprie risorse, che sono importanti in quanto – ripeto
– sono risorse storiche, culturali, ma anche ambientali. L’Abruzzo viene, infatti,
definito il cuore verde d’Europa per la quantità di aree protette, parchi nazionali
e altre forme di tutela ambientali estesissime.
D. – A più di tre anni dal
sisma, il processo di ricostruzione procede molto a rilento: quale contributo può
offrire una iniziativa di questo tipo?
R. – Purtroppo il processo di ricostruzione
procede in maniera lentissima. Un’iniziativa di questo genere ha la speranza - forse
la velleità - di accendere i riflettori sulla Regione Abruzzo. Purtroppo le aree colpite
dal terremoto hanno avuto i riflettori accesi nell’immediato, a ridosso dell’evento
sismico e nei mesi successi. Spente le luci, c’è stato il silenzio. Vogliamo sperare
che, attraverso meccanismi di questo genere, come il portale e la rete, cresca l’interesse
dei non abruzzesi sull’Abruzzo e che questo possa essere da stimolo all’Abruzzo per
trovare al proprio interno le risorse per iniziare da subito il processo di ricostruzione,
che è indispensabile.