Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede contro vandalismi al Monastero della Croce
L’Ambasciata d’Israele presso la Santa Sede esprime la sua “più ferma condanna” verso
gli atti vandalici di martedì, che hanno violato il Monastero della Croce nella Valle
della Croce a Gerusalemme. Slogan di odio in lingua ebraica rivolti contro Gesù, secondo
quanto riportano alcuni media israeliani, sono stati scritti sui muri del monastero
mentre su alcune auto, parcheggiate nei dintorni, è stato disegnato ‘buona Hanukkah’
la festa ebraica in corso in questi giorni. In una nota, l’Ambasciata “deplora questo
tipo di comportamento che è in totale contrasto con i valori e le tradizioni di Israele”.
La condanna della rappresentanza diplomatica fa il paio con quella del Primo Ministro
di Israele Benjamin Netanyahu che in un comunicato esprime “sdegno per gli atti violenti
che si sono verificati la scorsa notte a Gerusalemme e nei pressi di Ramallah”. “I
valori ebraici con i quali siamo stati cresciuti e su cui cresciamo i nostri figli
- si legge nel testo - rifiutano totalmente questo tipo di comportamento. La libertà
di culto per tutte le religioni sarà salvaguardata in Israele. Le persone spregevoli
che hanno commesso questo crimine saranno assicurate alla giustizia”. Si tratta del
secondo attacco del genere contro l’edificio e di almeno il quinto contro un luogo
di culto cristiano dall’inizio dell’anno in Terra Santa. Altri siti presi di mira
sono stati il monastero trappista di Latroun, a 15 chilometri da Gerusalemme, una
Chiesa battista a Gerusalemme Ovest e la Basilica benedettina della Dormizione, sul
Monte Sion. Nella notte sono stati scritti graffiti offensivi anche sulle porte del
cimitero armeno di Gerusalemme. (R.P.)