2012-12-11 14:42:43

Il presidente Napolitano sulla sanità: chi ha di più contribuisca maggiormente


Il Servizio sanitario nazionale vede l’Italia come uno dei Paesi “più avanzati”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo a Roma, alla relazione sullo stato sanitario. Per il capo dello Stato non bisogna abbandonare questa scelta di civiltà, anche se servono maggiori controlli sul privato. Ce ne parla Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Le risorse per la sanità sono in calo da anni, quindi si deve tagliare. Ma il presidente Giorgio Napolitano fa notare che “bisogna non regredire, né abbandonare la scelta di civiltà del sistema pubblico”:

“Chiedendo anche ai cittadini che sono in condizione di dare maggiori contribuiti, di darli anche al finanziamento di un sistema sanitario pubblico in larga misura, ma fondato anche sul privato”.

Il capo dello Stato aggiunge che la sanità privata “deve sottostare a regole più severe e controlli più oculati di quanto fatto per lungo tempo”. Il rapporto presentato oggi mette in luce come il disavanzo totale in sanità nel 2011 sia ammontato a 1.7 miliardi di euro. Gli ospedali sono passati da 638 del 2009 a 596 del 2011. Per il ministro della Salute, Renato Balduzzi, il taglio dei posti letto varato dal governo non vuol dire meno qualità:

“Quello che si vuol fare non è tagliare, ma riorganizzare e ristrutturare: la qualità dei servizi non deve essere modificata, ma deve anzi essere migliorata, mettendo meglio insieme l’ospedale, il territorio e il pronto soccorso. Lo so che può essere difficile comprenderlo, però credo che nel nostro Paese ci siano molte persone in grado di spiegarlo”.

Necessaria anche maggiore prevenzione. Ad esempio sull’alimentazione: quattro italiani su dieci sono, infatti, in sovrappeso.







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