2012-12-11 15:52:42

Compie 50 anni il progetto "Giusto tra le Nazioni". Dichiarazione dell'ambasciatore Evrony


Il progetto “Giusti tra le Nazioni” compie 50 anni. L’evento viene celebrato nell’Ambasciata d’Israele a Roma, in occasione della Festa ebraica di Chanukkà. Presenti alla cerimonia, i presidenti di Camera e Senato del Parlamento italiano, Renato Schifani e Gianfranco Fini. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Nel 1962, lo Yad Vashem, l’Istituto per la memoria della Shoah, nato a Gerusalemme nel 1953, inaugurava il “Viale dei Giusti”, dove tutt’oggi vengono piantati alberi in onore di quanti - negli anni delle leggi razziali e delle deportazioni di massa nei campi di sterminio nazisti - non esitarono a mettere a rischio la propria vita e sovente quella dei loro cari per salvare gli ebrei dalle persecuzioni e dalla morte durante le persecuzioni naziste. Eroi, per lungo tempo anonimi, che il progetto “Giusti tra le Nazioni” ha posto in luce quale esempio per l’intera umanità, a riscatto di un periodo tanto buio della storia moderna. Ma quale importanza riveste oggi la memoria dei fatti della Shoah? Lo chiediamo all’Ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, dott. Zion Evrony:

“Ricordare la Shoah e trasmettere il ricordo alle generazioni future è una sfida di grande importanza per far sì che l’orrore non si ripeta mai più. Coltivare la memoria collettiva di un evento così traumatico e unico è una necessità, perché con il trascorrere del tempo i sopravvissuti scompaiono e il ricordo dei fatti potrebbe sbiadire”.







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