Festa della Madonna di Loreto. Il Papa: Maria ci insegna che dov’è Dio lì siamo a
casa
La Chiesa ha celebrato ieri la Festa della Madonna di Loreto. Nell’occasione, ieri
mattina, l’arcivescovo prelato Giovanni Tonucci ha presieduto il Pontificale alla
Santa Casa di Loreto. Proprio nel Santuario mariano, il 4 ottobre scorso si è recato
come pellegrino Benedetto XVI per affidare alla Vergine Maria l’Anno della Fede, sulle
orme di Giovanni XXIII che si era recato a Loreto, 50 anni prima, in occasione dell’apertura
del Concilio Vaticano II. Nel servizio di Alessandro Gisotti riproponiamo alcuni
passaggi dell’omelia del Papa nella Messa a Loreto:
Quando si
va in pellegrinaggio a Loreto, non si può non restare colpiti dalla storia e dall’immagine
del Santuario. Il cuore di questa “oasi” mariana è, infatti, una casa che la tradizione
vuole essere quella in cui ha vissuto la Vergine Maria. Proprio a questa “casa vivente”,
Benedetto XVI dedica parole profonde che aprono lo sguardo ad un orizzonte che va
ben oltre le pietre di un edificio:
“Dove abita Dio, dobbiamo riconoscere
che tutti siamo ‘a casa’: dove abita Cristo, i suoi fratelli e le sue sorelle non
sono più stranieri. Maria, che è madre di Cristo è anche nostra madre, ci apre la
porta della sua Casa, ci guida ad entrare nella volontà del suo Figlio”.
Ecco,
dunque, l’insegnamento che possiamo apprendere a Loreto: “La fede ci fa abitare, dimorare,
ma ci fa anche camminare nella via della vita”. La Casa di Loreto, osserva ancora,
offre anche un altro insegnamento importante: questa fu, infatti, collocata su una
strada. Una cosa, ammette il Papa, che potrebbe sembrare strana ma che invece custodisce
un “messaggio singolare”:
“Essa non è una casa privata, non appartiene a
una persona o a una famiglia, ma è un’abitazione aperta a tutti, che sta, per così
dire, sulla strada di tutti noi. Allora, qui a Loreto, troviamo una casa che ci fa
rimanere, abitare, e che nello stesso tempo ci fa camminare, ci ricorda che siamo
tutti pellegrini, che dobbiamo essere sempre in cammino verso un’altra abitazione,
verso la casa definitiva, verso la Città eterna, la dimora di Dio con l’umanità redenta”.
Per
aprire le porte di questa Casa, per aprire le porte del Signore, però, ci vuole il
nostro sì. Un ‘sì’ dato liberamente come fa Maria. “Dio – afferma il Papa – chiede
la libera adesione di Maria per diventare uomo”:
“Certo il ‘sì’ della Vergine
è frutto della Grazia divina. Ma la grazia non elimina la libertà, al contrario, la
crea e la sostiene. La fede non toglie nulla alla creatura umana, ma ne permette la
piena e definitiva realizzazione”.