Congo: governo minaccia di lasciare i colloqui di pace
Sale la tensione al colloquio d’avvio dei negoziati tra il governo della Repubblica
Democratica del Congo e i ribelli del movimento M23, in corso a Munyonyo, distretto
alle porte di Kampala, in Uganda. A rappresentare l’esecutivo congolese è il ministro
degli Esteri di Kinshasa, Raymond Tshibanda, che ha minacciato di ritirarsi dai colloqui,
dopo l’intervento del segretario generale del movimento, Francois Tuyihimbaze Rucogoza.
Quest’ultimo, nel suo discorso, ha attribuito all’esercito regolare la responsabilità
dell’assassinio di 46 ex soldati del Congresso nazionale per la difesa del popolo
(il movimento da cui è nato l’M23), che sarebbe “rimasto impunito”. Inoltre Rucogoza,
che è anche ex ministro provinciale della Giustizia in Nord Kivu, ha accusato il governo
della grave situazione d’instabilità della regione, causata dall’appoggio del governo
stesso a gruppi armati utilizzati contro i Paesi confinanti. I quattro principali
gruppi di opposizione in parlamento, che hanno rifiutato di partecipare ai colloqui
in qualità di osservatori, hanno ribadito che “solo un dialogo davvero inclusivo”
potrà risolvere la crisi in atto. (R.B.)