Brasile: vescovo minacciato per il suo lavoro accanto agli indios Xavante
Si aggrava la situazione della sicurezza di mons. Pedro Casaldáliga, vescovo prelato
emerito di Sao Felix, in Brasile, da tempo minacciato di morte a causa del suo lavoro
in favore degli indiani. A riferirlo all’agenzia Fides è il Consiglio indigenista
missionario (Cimi), organismo da 40 anni a servizio delle popolazioni indigene locali
e molto vicino all’opera dei vescovi brasiliani, secondo la quale il presule avrebbe
già lasciato il villaggio in cui risiede. Alla base della recrudescenza delle minacce
nei suoi confronti, sarebbe l’imminenza di un pronunciamento del tribunale, probabilmente
in favore degli indios Xavante, in una causa per la proprietà di un terreno; decisione
che molti attribuiscono proprio all’influenza dell’anziano vescovo catalano, 84 anni,
da 44 missionario in Amazzonia dopo un periodo di sette anni trascorso in Guinea Equatoriale.
Da allora gli indigeni Xavante hanno sempre potuto contare sul suo sostegno e sulla
sua disponibilità. (R.B.)