Il Papa al Congresso Ecclesia in America: Cristo, forza decisiva che trasforma il
continente
Domenica sera, nella Basilica Vaticana, il Papa ha salutato i partecipanti al congresso
“Ecclesia in America”, organizzato dalla Pontificia Commissione per l’America Latina
e dai Cavalieri di Colombo. Nel suo discorso, Benedetto XVI ha ricordato le tante
sfide del continente americano – secolarismo, povertà, narcotraffico – invitando i
fedeli alla nuova evangelizzazione, basata su amore e verità in Cristo. Il servizio
di Isabella Piro:
È l’incontro
con Cristo vivente, Colui che dà vita ad opere basate “sull’amore e la verità”, il
fattore che trasformerà il continente americano. Questo il mandato che Benedetto XVI
affida ai partecipanti al congresso “Ecclesia in America”, indetto a 15 anni dal Sinodo
speciale dei vescovi per il continente. Un’intuizione profetica di Giovanni Paolo
II, lo definisce il Papa, quanto mai attuale oggi, in un contesto in cui c’è il compito
urgente ed arduo di far risuonare con chiarezza e coraggio il Vangelo di Cristo.
Tante,
infatti, sono le sfide e le difficoltà che l’America si trova davanti: il secolarismo,
l’espandersi di differenti gruppi religiosi, il propagarsi di una mentalità che attenta
alla dignità della persona e non tutela il matrimonio e la famiglia:
"¿Cómo
no preocuparse por las dolorosas situaciones de emigración…"
E ancora il
Papa ricorda le dolorose situazioni delle migrazioni, le violenze, il narcotraffico,
la corruzione, il commercio di armi, la povertà causata da sistemi economici, politici
e sociali “discutibili”. Tutto questo – continua Benedetto XVI – richiede sì uno studio
attento e valutazioni tecniche, ma la Chiesa cattolica sa che una “soluzione adeguata”
può derivare solo da Cristo.
"… the light for an adequate solution can
only come from encounter with the living Christ".
Di qui, l’invito a proclamare
“senza riserve”, “liberamente e con entusiasmo” il Vangelo in America, perché “non
c’è opera più gratificante e servizio più grande” per coloro che “hanno sete di Dio”.
Essenziale, però, ribadisce il Papa, che tutti gli agenti pastorali siano purificati
e rafforzati “nella loro vita interiore”, attraverso un rapporto sincero con il Signore,
una catechesi adeguata e una formazione permanente “fedele alla parola di Dio ed al
magistero della Chiesa”, così da rispondere “alle domande ed alle aspirazioni più
profonde del cuore umano”.
Sulla stessa linea, si è posto anche il cardinale
Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Presiedendo
la Santa Messa in San Pietro, prima dell’arrivo del Papa, il porporato ha lanciato
alla Chiesa americana un appello alla conversione, alla comunione ed alla solidarietà,
ribadendo l’importanza di restare fedeli al coraggio dei missionari, dei santi e dei
martiri che hanno reso l’America “una terra consacrata”, in cui oggi vive “più della
metà dei cattolici del mondo”.
Inaugurato nella Basilica Vaticana, il Congresso
internazionale “Ecclesia in America” si svolgerà nell’Aula del Sinodo in Vaticano
e si concluderà mercoledì 12 dicembre, Festa della Vergine di Guadalupe, Madre di
tutta l’America.