Cina, altri due tibetani si immolano per invocare libertà al loro Paese
Due tibetani si sono dati fuoco in Cina per chiedere la libertà del loro Paese e il
ritorno del leader spirituale oggi in esilio, il Dalai Lama: il primo degli uomini,
Kunchok Pelgye, 24 anni, si è tolto la vita sabato, in un monastero nella provincia
centrale di Sichuan, dove già in passato erano avvenuti episodi simili. L’altro, Perma
Dorjee, 23 anni, si è ucciso nella zona settentrionale di Gansu. Le immolazioni di
tibetani in Cina salgono dunque a 32 in un mese, mentre dall’inizio dell’anno se ne
contano 80. Sabato i tibetani celebravano la ricorrenza della morte di un importante
religioso buddista del XIV secolo. Intanto, oggi l’agenzia ufficiale cinese Xinuha
ha reso noto che le autorità cinesi hanno arrestato un terzo monaco tibetano e suo
nipote, con l’accusa di aver incitato otto persone a darsi fuoco a partire dal 2009.
(D.M.)