Il cardinale Sepe ai camorristi: pentitevi, arriverà il giudizio di Dio
Pentitevi, ravvedetevi. Sono le parole che ieri, dopo l’escalation di violenza nel
quartiere di Scampia, il cardinale arcivescovo di Napoli ha indirizzato ai camorristi.
Da Napoli, ErsiliaGillio:
Pentitevi,
ravvedetevi, pensate ai vostri figli quando state per compiere un delitto privando
della vita un vostro simile. E’ l’appello che sa di condanna quello pronunciato oggi
dall’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, che all’indirizzo dei camorristi ha ricordato
che dopo la condanna di questa società arriverà il giudizio di Dio". Parole pronunciate
nel corso delle celebrazioni per l’Immacolata alla presenza di migliaia di fedeli.
E dopo l’appello e la condanna è arrivato anche il monito, perché “come Chiesa e come
comunità umana, ha aggiunto il cardinale, non ci fermeremo mai di lottare contro questi
seminatori di morte che sono senza dignità e senza storia. Sepe ha voluto ricordare
anche gli ultimi episodi avvenuti in città definendo inammissibile che per uccidere
il nemico o il concorrente si vada fin dentro una scuola dove ci sono dei piccoli
innocenti. Parole vibranti le sue che ha definito “gente questa senza cuore che vive
solo di efferatezza e di malvagità". Per l'arcivescovo "l'inventario dei mali di questa
città ha per capofila quell'agglomerato di viltà e pochezza umana quella che infierisce
sulle disgrazie e sui più deboli per trarre un proprio miserabile profitto”. E’ un
pensiero diretto ai più poveri, “i primi ad essere colpiti dalla crisi e i primi a
subire le scellerate imprese delle conserterie del crimine".