Egitto: referendum il 15 dicembre. No dei Fratelli Musulmani alle richieste dell'opposizione
Il referendum sulla bozza della nuova Costituzione in Egitto si tenga il 15 dicembre
come previsto. Lo chiedono i Fratelli Musulmani rifiutando quindi la richiesta dell’opposizione
di rinviare la consultazione popolare. Continua intanto il sit-in di protesta davanti
al palazzo del presidente Morsi. Dal Cairo Giuseppe Acconcia:
Il
governo egiziano ha approvato oggi un decreto legge immediatamente operativo che accresce
i poteri dei militari per la difesa della sicurezza nazionale. E lo scontro tra islamisti
e opposizione laica non si placa. In un comunicato, il presidente Morsi ha aperto
ad un possibile rinvio del referendum costituzionale del prossimo 15 dicembre. Tuttavia,
nessuna forza del Fronte nazionale di salvezza, guidato dal premio Nobel Mohammed
El-Baradei, ha aderito al tentativo di dialogo, voluto per oggi dal presidente egiziano.
Soltanto Ayman Nour, leader del partito liberale al Ghad, esponenti dei Fratelli musulmani
e salafiti si sono presentati all’incontro. Dal canto loro, i Fratelli musulmani fanno
quadrato intorno a Morsi: «Difenderemo l'Egitto, la sua rivoluzione e la sua costituzione
qualsiasi sia il sacrificio», ha detto la guida della Fratellanza Mohamed Badie. Le
manifestazioni intorno al palazzo presidenziale di Heliopolis sono ancora in corso.
Ma per il ritorno della stabilità il presidente egiziano fa di nuovo affidamento sui
militari.