Benedetto XVI nella festa dell'Immacolata: in Maria l’umanità si apre a Dio. Vicinanza
alle Filippine colpite dal tifone
In Maria l’umanità e la storia “si aprono realmente a Dio”: è quanto affermato dal
Papa all’Angelus, in Piazza San Pietro, nella Festa dell’Immacolata. Benedetto XVI
ha quindi rivolto il suo pensiero alle popolazioni delle Filippine, colpite da un
devastante uragano. Il servizio di Alessandro Gisotti:
La Festa dell’Immacolata,
ha detto il Papa, ci ricorda che Maria è un “dono gratuito della grazia Dio” che ha
trovato però in Lei “perfetta disponibilità e collaborazione”. In Maria, ha aggiunto,
la "parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, trova quel ‘sì’ che le permette
di prendere carne e venire ad abitare in mezzo a noi":
“In Maria l’umanità,
la storia si aprono realmente a Dio, accolgono la sua grazia, sono disposte a fare
la sua volontà. Maria è espressione genuina della Grazia”.
Maria, ha proseguito,
“rappresenta il nuovo Israele, che le Scritture dell’Antico Testamento descrivono
con il simbolo della sposa”. Non a caso, ha aggiunto, la dottrina dell’Immacolata
“è nata prima in riferimento alla Chiesa vergine-madre, e successivamente a Maria”.
La luce che promana da Maria, ha poi affermato, ci aiuta anche “a comprendere il vero
senso del peccato originale”. In Maria, infatti, “è pienamente viva e operante quella
relazione con Dio che il peccato spezza”:
“In lei, non c’è alcuna opposizione
tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa. C’è un ‘sì’ reciproco,
di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente
espropriata per Lui. E’ piena della sua Grazia, del suo amore”.
La dottrina
dell’Immacolata Concezione, ha detto, esprime allora la “certezza di fede che le promesse
di Dio si sono realizzate: che la sua alleanza non fallisce, ma ha prodotto una radice
santa” da cui è germogliato Gesù. L’Immacolata, ha ribadito, dimostra che la Grazia
“è capace di suscitare una risposta, che la fedeltà di Dio sa generare una fede vera
e buona”. Quindi, ha dato appuntamento ai fedeli in Piazza di Spagna, questo pomeriggio,
per l’omaggio a Maria Immacolata. E ha concluso:
“Seguiamo l’esempio della
Madre di Dio, perché anche in noi la grazia del Signore trovi risposta in una fede
genuina e feconda”.
Dopo l’Angelus, il Papa ha espresso la sua vicinanza
alle popolazioni delle Filippine colpite da un violento tifone, che ha provocato centinaia
di vittime:
“Prego per le vittime, per le loro famiglie e per i numerosi
sfollati. La fede e la carità fraterna siano la forza per affrontare questa difficile
prova”.
Al momento dei saluti ai pellegrini, parlando in italiano, il Papa
ha rivolto un pensiero speciale ai soci dell’Azione Cattolica, invitandoli ad essere
assieme ai loro Pastori protagonisti della nuova evangelizzazione. Infine, un saluto
al Movimento Cristiano Lavoratori e al gruppo di preghiera dell’Idi, l’Istituto Dermopatico
dell’Immacolata di Roma, accompagnato dall’auspicio che “possano trovare soluzione
i problemi che affrontano varie istituzioni sanitarie cattoliche”.