2012-12-06 12:16:53

Francia. I vescovi: rispettare la vita dell’embrione umano


È di tre giorni fa l’approvazione, da parte del Senato francese, di una proposta di legge che mira ad autorizzare la ricerca sull’embrione e le sue cellule staminali. Il testo normativo, che ha ricevuto l’appoggio del governo, prevede il passaggio dall’attuale divieto, salvo deroghe, di ricerca sugli embrioni, ad un’autorizzazione regolamentata da una legge-quadro. La proposta, adottata a larga maggioranza, passerà ora al vaglio dell’Assemblea nazionale. Intanto, però, non si è fatta attendere la risposta della Conferenza episcopale francese (Cef) che, in una nota ufficiale a firma di mons. Pierre d’Ornellas, ribadisce l’importanza di tutelare la vita degli embrioni umani. Sottolineando, quindi, “la gravità del problema avanzato dalla proposta di legge adottata dal Senato”, i presuli incalzano: “La vita dell’embrione umano merita o no di essere protetta?” “Il Senato ha risposto di no – continua la nota - e pur essendo consapevoli del fatto che si tratta di una ‘trasgressione antropologica’, i senatori hanno dato il via libera alla ricerca sugli embrioni per principio e non solo in casi eccezionali”. Tra l’altro, nota la Cef, le motivazioni addotte per spiegare l’esito del voto sono “pericolose”, perché “davvero il progresso della ricerca scientifica in Francia dipende da questa autorizzazione?”. Di qui, il forte richiamo che i vescovi lanciano: “L’embrione umano deve essere protetto; l’Europa stessa chiede che tale tutela venga assicurata nel miglior modo possibile e la legge francese, attualmente, rispetta l’essere umano sin dal principio della vita”. “La Francia può essere fiera di questo rispetto”, afferma la Chiesa locale, auspicando che “tale fierezza sia mantenuta”. Al contrario, la decisione del Senato “ha rimesso in discussione tale rispetto” e questo è “scioccante”, tanto più che tale cambiamento è avvenuto “senza un vero dibattito”, come richiesto, invece, dall’articolo 46 della legge 2011 sulla bioetica, la quale prevede che “tutti i progetti di riforma sui problemi etici e le questioni sociali sollevate dai progressi della conoscenza nel campo della biologia, della medicina e della salute devono essere preceduti da un dibattito pubblico, sotto forma di Stati generali”. Infine, la Cef ricorda come “la comunità scientifica internazionale privilegia, ormai, le cellule staminali adulte riprogrammate, scoperte dai Nobel Gurdon e Yamanaka”. La scelta del Senato francese, dunque, rischia di “inviare al mondo un messaggio di negazione dell’etica e di anacronismo scientifico”. (A cura di Isabella Piro)

Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2012







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