Percezione della corruzione: le più virtuose Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda.
Italia 72.ma
Il fenomeno della corruzione colpisce in modo sempre più grave i Paesi investiti duramente
dalla crisi economica. E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’associazione non
governativa e no profit “Transparency International” che, applicando l’indice di percezione
della corruzione, prende in esame più di 180 Paesi. L’Italia è al 72.mo posto. Il
servizio di Amedeo Lomonaco:
Lo studio misura
la percezione della corruzione nel settore pubblico e politico attraverso valutazioni
di esperti e sondaggi d’opinione. Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda sono i Paesi
più virtuosi. Afghanistan, Corea del Nord e Somalia occupano invece le ultime tre
posizioni. Secondo il rapporto, il fenomeno della corruzione colpisce in modo particolare
quei Paesi, come la Grecia, dove sono più gravi gli effetti della crisi. Nella graduatoria
l’Italia, al 72.mo posto, è tra gli ultimi Paesi europei. Maria Teresa Brassiolo,
presidente di “Transparency International Italia”:
"La corruzione non viene
contrastata in modo sistematico e questo crea un accavallarsi di problemi particolarmente
per quanto riguarda l’Italia, perché è un Paese altamente industrializzato e teoricamente
anche molto competitivo. Il fatto che ci siano queste debolezze strutturali - la mancata
lotta alla corruzione, il continuo disaccordo tra varie istituzioni dello Stato, l’incertezza
del diritto - fa sì che gli investimenti stranieri si allontanino da un Paese con
così tanti problemi, perché per un’attività imprenditoriale, uno dei punti cardine
è la certezza del diritto, la certezza delle regole, in modo da poter investire sul
lungo termine. Se questi presupposti non ci sono, evidentemente gli investimenti stranieri
sono latitanti. E questo non danneggia soltanto il fatto che non arrivino nel Paese
questi investimenti, ma anche tutto il vantaggio di conoscenze, di sinergie, di innovazione
che questi investimenti possono portare".
Nel rapporto si sottolinea infine
che in Italia i cittadini, pur mostrando una sfiducia dilagante nell’operato della
politica, richiedono un rinnovato impegno per riformare e modernizzare il Paese sui
pilastri della legalità, della trasparenza e della responsabilità.