2012-12-04 09:26:47

Congo: l'esercito torna a Goma ma i saccheggi continuano


Un centinaio di militari delle Forze armate congolesi (Fardc) si trova all’aeroporto di Goma e un battaglione è arrivato da Sake al campo militare di Katindo: lo riferiscono fonti dell'agenzia Misna e di stampa internazionale fornendo aggiornamenti sul capoluogo del Nord Kivu, da dove sabato scorso si sono ritirati i ribelli del Movimento del 23 Marzo (M23). Su un totale ritiro dei ribelli, fonti locali della Misna nutrono però alcuni dubbi a seguito di informazioni secondo cui un numero imprecisato di combattenti dell’M23 avrebbe dismesso le divise per abiti civili, restando quindi in città. “Se su questi episodi non possiamo avere dati certi – dice una fonte missionaria della Misna che preferisce restare anonima – è fuor di dubbio che nel corso delle ultime due notti sono stati compiuti atti organizzati di saccheggio a danno della popolazione civile. Uomini armati hanno fatto irruzione in alcuni quartieri e campi profughi razziando generi di prima necessità, telefonini e altro; in un caso una cinquantina di giovani sono stati costretti con la forza a svolgere la funzione di portatori della merce rubata”. Per le strade è tuttavia cresciuto il numero dei poliziotti di guardia e l’arrivo dell’esercito dovrebbe riportare la situazione alla normalità. A Goma hanno ripreso a funzionare regolarmente le scuole e gli uffici pubblici, così come i mercati e i negozi. Chiuse sono invece rimaste le banche. Da Kinshasa, il Consiglio superiore della magistratura ha chiesto ai magistrati evacuati in precedenza da Goma di tornare al loro posto e ieri avrebbero dovuto far rientro anche gli esponenti del governo provinciale che avevano lasciato la città all’avvicinarsi delle truppe ribelli. L’M23 accusa Kinshasa di aver violato accordi di pace firmati il 23 marzo del 2009 con il Consiglio nazionale per la difesa del popolo (Cndp), gruppo ribelle di estrazione tutsi i cui componenti sono di fatto confluiti nello stesso M23. Un rapporto delle Nazioni Unite sostiene che l’offensiva dell’M23 è stata direttamente appoggiata da Rwanda e Uganda. (R.P.)







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