2012-12-04 12:43:28

Colombia, povertà e minori abbandonati. La testimonianza di un missionario


Violenza e povertà mettono a rischio la maggior parte delle popolazioni indigene della Colombia, il terzo Stato più popolato dell’America Latina. Un Paese nel quale si assiste a un notevole aumento del fenomeno dei minori in stato di abbandono familiare proprio a causa della povertà. Alessandro Filippelli, nel quadro della Campagna europea "Why Poverty? (Perchè la Povertà) dell'Ebu, ne ha parlato con padre Mauro Loda, missionario Saveriano in Colombia: RealAudioMP3

R. – Siamo in Colombia, come Missionari saveriani, dal 1975 e siamo presenti in alcune delle zone tra le più povere di questo Paese sudamericano. Il nostro impegno umanitario si traduce concretamente nel lavoro che svolgiamo nella città di Buenaventura, una città afroamericana della costa pacifica, dove gli indici di povertà sono abbastanza elevati. Cerchiamo anche di portare avanti il nostro lavoro nelle periferie della città di Cali, dove la violenza la fa ancora da padrona. I nostri missionari sono presenti soprattutto in queste due città e si trovano a contatto con un ambiente di povertà, specie negli ultimi tempi.

D. – Minori in stato di abbandono e alto tasso di violenza intrafamiliare: sono alcune delle conseguenze legate alla povertà in Colombia. Che cosa fate per cercare di arginare questi fenomeni?

R. – Sono fenomeni effettivamente molto grandi, che ci superano anche come missionari: arginarli completamente è un’impresa e una missione abbastanza difficile. Nel nostro piccolo, negli ambienti dove ci troviamo a lavorare, cerchiamo di seguire le persone che hanno queste problematiche: cerchiamo di stabilire un discorso con le famiglie soprattutto riguardo ai minori abbandonati o, nel caso le famiglie non rispondessero, cercando di portarli in istituzioni che sono create ad hoc per rispondere proprio a queste necessità.







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