In Siria i ribelli alla conquista di Damasco. Ieri due autobomba: 75 morti
In Siria i ribelli si avvicinano pericolosamente al centro di Damasco ed il regime
tenta in tutti i modi di evitare che la città cada nelle loro mani. Proprio nella
capitale, ieri, un’autobomba ha causato almeno 35 morti. Un’altra, invece, è esplosa
a Homs; qui il bilancio è addirittura più grave: 40 vittime. Il servizio è di Marina
Calculli: “Una controffensiva
senza precedenti”. E’ così che il quotidiano governativo al-Watan ha definito l’operazione
che l’esercito lealista sta conducendo per difendere Damasco. “Il regime apre le porte
dell’inferno ai terroristi che vogliano avvicinarsi alla capitale” si legge ancora.
“Terrorista” nel linguaggio delle autorità sta per ribelle. Di certo mai prima d’ora
le forze dell’opposizione si erano avvicinate così tanto al centro della capitale.
Nella giornata di sabato in 24 ore le vittime rimaste sul campo in tutto il paese
erano state addirittura 200, segno che la tensione ma anche il nervosismo tra le fila
dei due fronti cresce. Un’autobomba è inoltre esplosa ieri a Damasco uccidendo 35
persone e un’altra nel centro di Homs ha causato oltre 40 vittime, secondo l’Osservatorio
siriano per i diritti umani. E’ stato nel frattempo ripristinato il traffico telefonico
e informatico dopo il black out di tre giorni fa, di fronte a cui il regime aveva
declinato ogni responsabilità intenzionale. Da Parigi intanto l’ex generale disertore
Manaf Tlass avverte che Assad potrebbe anche fare uso di armi chimiche.