2012-12-02 10:51:04

La Chiesa australiana collabora con la Commissione reale sugli abusi


La Chiesa australiana plaude all’istituzione della Royal Commission, la Commissione d’inchiesta nazionale istituita a metà novembre dal governo federale per far luce sul fenomeno della pedofilia nel Paese. In una nota diffusa oggi, a chiusura dell’assemblea plenaria, e siglata da mons. Denis Hart, arcivescovo di Melbourne e presidente della Conferenza episcopale, si legge: “L’istituzione della commissione è un’opportunità per coloro che hanno sofferto, per ottenere ascolto, giustizia e guarigione; ma è anche un’opportunità per osservare con grande obiettività le procedure della Chiesa, così da perfezionarle ulteriormente nel senso della giustizia e della cura pastorale”. Ribadendo, poi, che “sebbene in modo imperfetto, tale lavoro viene portato avanti dalla Chiesa da ben due decadi” e che ora “esso continuerà”, i vescovi australiani chiedono “scusa con tutto il cuore a coloro le cui vite sono state così gravemente danneggiate dal male perpetrato da alcuni sacerdoti, religiosi e personale ecclesiastico”. Inoltre, la nota informa che “per collaborare nel modo più efficace possibile con la commissione, i vescovi hanno istituito un gruppo di supervisori, rappresentanti della Conferenza episcopale e dei religiosi cattolici d’Australia”. Tale gruppo controllerà un “nuovo Consiglio per la Royal Commission costituito da dieci persone – vescovi, religiosi e laici – con un ufficio esecutivo”. L’auspicio della Chiesa di Canberra, dunque, è che “nella ricerca della verità la Royal Commission presenti indicazioni che assicurino i migliori standard possibili per la tutela dei minori nel Paese”, perché, per quanto “penoso e difficile per la Chiesa”, tutto ciò “non è niente in confronto al dolore patito dalle vittime di abusi sessuali, compiuti in particolare da sacerdoti e religiosi”. Infine, i vescovi ringraziano tutti quei fedeli che hanno pregato per loro. (I.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.