India: un anno fa l'uccisione di suor Valsa per mano della "mafia del carbone"
È passato un anno dall’assassinio di suor Valsa, la consorella delle Suore di Carità
di Gesù e Maria uccisa la notte del 15 novembre 2011 a Dhumka, probabilmente da alcuni
sicari della cosiddetta “mafia del carbone”, anche se sul delitto le autorità non
si sono mai pronunciate a livello ufficiale. La religiosa, originaria dello Stato
indiano del Kerala, spese oltre 20 anni della sua vita per i diritti dei tribali Santal
della regione, opponendosi agli espropri dei loro terreni da parte di potenti lobby
delle miniere del carbone. Per ricordarla – riferisca AsiaNews – l’arcivescovo di
New Dehli, mons. Vincent Concessao, ha celebrato una Messa nella cattedrale del Sacro
Cuore il 24 novembre scorso e dalla congregazione è stato promosso un raduno in cui
sono stati raccontati alcuni episodi della vita della suora, in particolare i rapporti
con le comunità locali e le ripetute minacce che ricevette da esponenti della criminalità
organizzata ed è stato anche sottolineato il progressivo isolamento in cui suor Valsa
è stata lasciata dalla Chiesa. I partecipanti all’incontro hanno potuto ascoltare
anche la testimonianza di suor Shalini Mulackal: “Il sacrificio estremo di suor Valsa
– ha detto – ha dato un senso nuovo alla spiritualità e all’apostolato”. (R.B.)