2012-12-01 14:52:02

Il Papa invita a riconoscere la funzione sociale e culturale del circo


RealAudioMP3 Circa 8.000 rappresentanti del mondo dello spettacolo viaggiante, provenienti dall'Italia, dall'Europa, ma anche da Russia e Stati Uniti, hanno invaso con musiche, suoni e colori, prima via della Conciliazione e poi l'Aula Paolo VI, per un pellegrinaggio speciale nell'Anno della Fede, culminato nell'incontro con Benedetto XVI. Ai lavoratori del circo il Papa ha chiesto di partecipare alla missione della Chiesa e alla nuova evangelizzazione, testimoniando, con il linguaggio specifico dell'arte, e quindi attraverso la festa e il divertimento, i valori positivi della loro tradizione: amore per la famiglia, rispetto per gli anziani, ospitalità, sacrificio e perseveranza. Da Benedetto XVI è arrivato anche un monito alle amministrazioni pubbliche affinché riconoscano "la funzione sociale e culturale" dello spettacolo viaggiante - circensi, lunaparchisti, giostrai, burattinai - e si impegnino a "tutelare" questa categoria. Gratitudine per questa occasione è espressa dal presidente dell'Ente nazionale circhi, Antonio Buccioni, che denuncia la situazione critica dello stato di salute del circo italiano. "La cosidetta 'intellighenzia' - spiega - considera noi, come anche le altre categorie di lavoratori dello spettacolo, più un fastidio che un valore. Eppure il circo continua, con le altre famiglie dello spettacolo viaggiante, ad affascinare platee di tutto il mondo, perché è lo spettacolo popolare per eccellenza. Confidiamo che il circo possa avere un futuro anche in Italia se maturerà una coscienza meno retriva, meno provinciale, nelle pubbliche amministrazioni di questo Paese che, pur essendo stato la culla del circo moderno, non è più oggi all'avanguardia. Anzi, tutt'altro". (A cura di Fabio Colagrande)







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