Elezioni in Burkina Faso. I vescovi: cristiani impegnati per il bene comune
Si è conclusa la notte scorsa la campagna elettorale per le elezioni legislative e
locali che si svolgeranno in Burkina Faso domani. “L’impegno politico dei cristiani
deve ricercare il bene comune con uno spirito di servizio, di giustizia, di sviluppo
e con un’attenzione maggiore alle situazioni di povertà e sofferenza”. Questo l’auspicio
di mons. Paul Ouédraogo, arcivescovo di Bobo-Dioulasso, nel sud-ovest del Paese, per
l’importante appuntamento politico; il presule si augura, inoltre, che “candidati
ed elettori diano prova di responsabilità e moderazione per garantire un clima sereno,
uno scrutinio giusto e trasparente e per preservare una pace sociale ancora fragile”.
L’arcivescovo, infatti, ha raccontato alla Misna come all’inizio della campagna il
clima fosse più teso, mentre ora la situazione si sta rasserenando e “la gente si
sta preparando a fare il proprio dovere”. Alla crisi politica che tra il febbraio
e il giugno 2011 colpì il governo del presidente Blaise Compaoré, al potere dal 1987,
sono seguite numerose proteste di piazza per denunciare l’impunità e la diffusa corruzione
sia nelle forze di sicurezza che nella politica, nonché il carovita. Un altro grave
problema che affligge il Burkina Faso è il coordinamento dell’assistenza sanitaria
ai circa centomila rifugiati maliani che si concentrano soprattutto nella regione
nord-orientale di Dori e anche a Bobo-Dioulasso. “Lo scenario regionale con il conflitto
nel vicino Mali rappresenta una nuova emergenza per la popolazione locale – aggiunge
il presule che è anche presidente di Ocades-Caritas Burkina Faso – per fortuna almeno
la stagione agricola è stata buona e ha dato sollievo a tutti”. (R.B.)