Ungheria: il governo propone di modificare i finanziamenti alla Chiesa
Il Governo ungherese ha proposto di incrementare i finanziamenti destinati alle organizzazioni
religiose, ora pari all’1% dell’imposta personale sul reddito delle persone fisiche,
portandoli allo 0,9% del bilancio statale. In Ungheria - riferisce l'agenzia Sir -
ogni lavoratore dipendente o libero professionista può decidere di destinare l’1%
del totale delle imposte che paga ogni anno ad alcune organizzazioni religiose. La
proposta prevede che l’importo totale raccolto in questo modo sia incrementato dallo
Stato fino a raggiungere lo 0,9% del bilancio nazionale, in modo tale da garantire
un finanziamento stabile per le organizzazioni religiose. Se tale proposta venisse
approvata dal parlamento entrerebbe in vigore il 1° gennaio del 2013. È necessario
modificare il finanziamento della Chiesa per garantire che le organizzazioni religiose
possano continuare a funzionare. A giustificazione della proposta si evidenzia il
crescente ruolo sociale svolto dalla Chiesa e il suo contributo ai servizi sanitari.
Riferendosi all’impatto dei cambi che hanno interessato il sistema tributario nel
2012, il card. Peter Erdö, arcivescovo di Esztergom-Budapest, aveva dichiarato a inizio
settembre che, rispetto all’anno precedente, la Chiesa cattolica riceveva il 20% in
meno dei finanziamenti derivanti dall’1% dell’imposta personale sul reddito, nonostante
il numero dei contribuenti non fosse diminuito. (R.P.)