2012-11-30 06:58:01

Congo. Ribelli ancora a Goma: cresce l'insicurezza


“I ribelli del Movimento del 23 Marzo sono ancora a Goma, ma rispetto ai giorni scorsi le condizioni di sicurezza sono in netto peggioramento. Abbiamo avuto notizie di saccheggi compiuti nel corso della notte, di violenze su civili e di persone uccise solo perché avevano tentato di opporsi”: è questo il racconto che giunge all'agenzia Misna da una fonte raggiunta nel capoluogo del Nord Kivu – nell’est della Repubblica Democratica del Congo – e che per motivi di sicurezza vuole restare anonima. Secondo le dichiarazioni fatte dal capo militare dell’M23, Sultani Makenga, i ribelli dovrebbero ritirarsi entro oggi: il condizionale è però ancora d’obbligo e l’ultimatum dato dai Paesi dei Grandi Laghi per allontanarsi dalla città è già scaduto alla mezzanotte di lunedì. Fonti della Misna sentite ieri avevano riferito di alcuni camion carichi di uomini e di mezzi che avevano preso la strada per Rutshuru; ciononostante Goma resta ancora sotto pieno controllo dell’M23 e tra la popolazione cresce il timore di un’eventuale controffensiva delle forze armate congolesi (Fardc) e di nuovi combattimenti, questa volta in città. In attesa degli sviluppi sul campo, il Consiglio di sicurezza dell’Onu mercoledì ha esteso fino al 1° febbraio 2014 le sanzioni già imposte su tutti i gruppi ribelli congolesi. Il Consiglio ha inoltre chiesto all’M23 e alle altre formazioni armate “di cessare immediatamente ogni forma di violenza e qualunque altra attività destabilizzante”; ha inoltre chiesto l’interruzione di qualunque tipo di sostegno esterno finora garantito all’M23 da alcuni Paesi. Da una settimana, Goma è sotto controllo dell’M23 riuscito ad entrare dopo aver messo in fuga l’esercito. Dopo aver minacciato di avanzare fino a Bukavu, capoluogo del Sud Kivu, i ribelli si sono arrestati lungo la linea di Sake, una ventina di chilometri a sud di Goma e sono stati coinvolti in negoziati mediati dai Paesi dei Grandi Laghi. Un piano messo a punto a Kampala prevede il loro ritiro ma invita anche il governo di Kinshasa ad ascoltare “le legittime rivendicazioni” dell’M23. Una nuova riunione dei paesi dei Grandi Laghi è stata convocata per domani: in questa occasione i capi di stato maggiore degli eserciti dei Paesi membri “verificheranno il rispetto degli accordi di smilitarizzazione dentro e attorno a Goma”. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 30 novembre







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