Siria: doppio attentato a Damasco. Almeno 30 morti
Un doppio attentato ha causato ieri a Damasco la morte di diversi civili e notevoli
danni. Lo riferisce l’agenzia di stampa governativa Sana e la notizia è stata confermata
anche da fonti vicine all’opposizione. Primi bilanci - riferisce l'agenzia Misna -
indicano una trentina di vittime e decine di feriti, ma si tratta di informazioni
ancora parziali. Sul proprio sito internet, Sana ha pubblicato immagini di auto sventrate
e feriti soccorsi aggiungendo che l’attentato è stato compiuto nella piazza principale
di Jaramana, un popoloso quartiere della capitale, utilizzando due autobombe. Nessuno
ha finora rivendicato l’attacco, analoghi attentati avevano già colpito Jaramana negli
ultimi mesi. L’episodio rientra nel quotidiano bollettino di guerra del conflitto
in corso in Siria dal marzo del 2011. Fonti di stampa riferiscono di altre violenze
in diverse zone del paese, in particolare a Homs, e fonti dell’opposizione di un attentato
suicida compiuto ieri a Artouz, non lontano dalla capitale. L’Onu intanto torna a
denunciare ''gravi, sistematiche e diffuse'' violazioni dei diritti umani. La Terza
Commissione dell'Assemblea generale condanna sia il regime Assad sia le milizie shabbiha.
Risoluzioni pure contro Iran e Corea del Nord. Intanto sul terreno in Siria ancora
una giornata di morte. Marina Calculli:
L’avanzata
dei ribelli nel nord e nell’est della Siria sembra ormai diventata inesorabile e ieri
per la prima volta nei pressi di Aleppo i militanti hanno abbattuto un elicottero
del regime con un missile suolo-aria. Sempre nella regione di Aleppo, a Efrine, una
autobomba è esplosa al passaggio di un responsabile curdo, segno che la tensione tra
i ribelli e il gruppo etnico, per buona parte rimasto fedele al regime, sta salendo.
Nella periferia sud di Damasco inoltre un’altra esplosione vicino al commando della
polizia militare ha ucciso due soldati. L’aviazione dal suo canto continua a bombardare
Idlib e altre località del nord. Secondo i comitati di coordinamento rivoluzionario
sono almeno 61 le vittime di ieri, 8 persone ad al-Fayeza, una località finora mai
toccata dal conflitto. Le autorità siriane hanno inoltre inviato ieri all’Onu una
lista di 142 jihadisti individuati in Siria e provenienti da 18 Paesi diversi. Il
segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon infine ha annunciato che presto intraprenderà
un viaggio diplomatico per discutere della crisi siriana. La prima tappa sarà Ankara
il 7 e l’8 Dicembre.