India: nel Karnataka cristiani nel mirino di attacchi e violenze
La comunità cristiana del Karnataka è presa di mira in modo regolare e sistematico.
È l'accusa di padre S.D. Joseph, sacerdote cattolico della diocesi di Mysore, in seguito
all'ennesimo attacco anticristiano avvenuto nello Stato. Con questo episodio - riferisce
l'agenzia AsiaNews - salgono a 40 i casi di violenza anticristiana in Karnataka, dall'inizio
del 2012. Il 25 novembre scorso un gruppo di vandali ha dato fuoco alle automobili
di due cattolici, Winston Philip, di Vijayanagar, e Anand Pinto, di Mahadeswaranagar.
Gli autori del gesto sono ancora a piede libero, ma secondo padre Joseph "è chiaro
che gli obiettivi erano i cristiani. Le autorità devono aumentare la vigilanza e identificare
i colpevoli senza ulteriori indugi". Proprio riguardo agli attacchi che continuano
a colpire i cristiani del Karnataka, Sajan George, presidente del Global Council of
Indian Christians (Gcic), ricorda: "L'art. 21 della Costituzione sancisce il diritto
alla vita e alla libertà. In modo significativo, di recente la Corte suprema ha stabilito
che il termine 'vita' non ha una connotazione solo di esistenza fisica o animale.
Il diritto alla vita include il diritto a vivere con dignità umana". (R.P.)