Congo: situazione drammatica a Masisi per la presenza di diversi gruppi ribelli
“Gli abitanti di Masisi vivono tra la paura dell’arrivo imminente dei ribelli del
gruppo M23 e gli effetti dei violenti attacchi di diversi altri gruppi presenti nella
regione” afferma un comunicato inviato all’agenzia Fides dal Jesuit Refugee Service
(Jrs) della Regione dei Grandi Laghi. Il distretto di Masisi si trova a 100 km circa
da Goma, il capoluogo del Nord Kivu (est della Repubblica Democratica del Congo) occupato
dal movimento dei ribelli M23 nei giorni scorsi. Secondo notizie di agenzia, gli uomini
dell’M23 stanno lasciando Goma nella mattina di oggi. “Abbiamo abbandonato le nostre
case senza poter portare cibo con noi. Siamo fuggiti nella foresta con un solo obiettivo
in mente, la nostra sicurezza. E non abbiamo alcuna idea di quando e come torneremo
a casa " ha detto un abitante di Masisi, che ha lasciato la sua casa il 25 novembre
in seguito allo scoppio dei combattimenti tra l'esercito congolese e i miliziani Mai-Mai.
I violenti scontri sono scoppiati a seguito del tentativo della milizia Mai-Mai, che
si suppone sia alleata dell’M23, di prendere il controllo delle armi dell'esercito
congolese. "Quando abbiamo sentito gli spari, abbiamo assistito alla fuga in massa
della popolazione di Masisi. All'inizio molti si sono rifugiati nella parrocchia,
poi hanno iniziato la fuga verso Nyabiondo. Si poteva leggere la paura nei loro occhi"
ha detto un membro del Jrs di Masisi. Diversi sfollati interni hanno trovato rifugio
nel vicino campo di Bukombo, dove sono ammassati negli edifici scolastici. "Non abbiamo
niente da mangiare o da bere. Soprattutto le donne e i bambini sono in uno stato di
shock. E non abbiamo la minima idea di quando avremo finalmente la pace. Oggi siamo
fuggiti dai Mai-Mai, domani forse dall’ M23” afferma una delle persone sfollate. Nonostante
il deterioramento della crisi nel Nord Kivu, il personale del Jrs nel distretto di
Masisi aveva riavviato per breve tempo le proprie attività di educazione formale e
informale, tra cui la costruzione di una scuola secondaria. Dopo gli ultimi episodi
di violenza, il Jrs è stato però costretto a sospendere tutte le attività a Masisi.
(R.P.)