Celebrata a Betlemme la festa di Santa Caterina, patrona della Basilica della Natività
E’ un evento particolarmente atteso ogni anno l’incontro conviviale tra il Mukhtar,
Yacob Amer, e il Custode di Terra Santa, fra Piebattista Pizzaballa nella festività
di Santa Caterina, patrona della Basilica della Natività, a Betlemme, in Terra Santa.
La tradizionale festa è iniziata sabato mattina al Convento di San Salvatore a Gerusalemme,
poi un corteo di automobili, scortato dalla polizia israeliana, si è avviato lungo
la strada che conduce a Betlemme, partendo da Porta Nuova. Prima sosta al Convento
di Sant’Elia, “Mar Elias”, l’antico monastero bizantino dove si ricorda il luogo in
cui riposò il profeta Elia, durante il suo viaggio verso il Monte Oreb, intrapreso
dal Monte Carmelo per sfuggire all’ira della regina Gezabele. Qui finisce la giurisdizione
parrocchiale di Gerusalemme e si entra in quella della parrocchia di Beit Jala. L’ingresso
del Custode è stato accolto con gioia dal parroco, padre Ibrahim Shomali, dalle autorità
civili israeliane e dall’intera comunità cristiana di Beit Jala. Soltanto tre volte
l’anno, ai veicoli provenienti dai territori posti sotto il controllo dell’Autorità
Nazionale Palestinese, è consentito varcare i confini dello Stato di Israele, superando
il muro di separazione. Appena superata la tomba di Rachele, la scorta militare israeliana
ha lasciato posto alla polizia palestinese, che ha scortato il padre Pizzaballa fino
alla Piazza della Mangiatoia. Tanti studenti delle scuole di Terra Santa e dell’Istituto
San Giuseppe e scout, vestiti con le loro uniformi variopinte, insieme alle autorità
locali, al nuovo sindaco di Betlemme, Vera Baboun, aspettavano l’arrivo del Custode.
Nello spazio antistante l’ingresso della Basilica della natività, fra Artemio Vitores,
vicario custodiale, fra Stéphane Milovitch, guardiano del convento di Santa Caterina,
seminaristi della Custodia e parrocchiani hanno accolto padre Pizzaballa. Nella Basilica
il rito è iniziato con il bacio della Croce all’ingresso della Chiesa, sulle note
del Te Deum. Un momento di cordiale scambio d’auguri, nel chiostro della Chiesa, ha
concluso la cerimonia svolta leggermente sottotono in segno di solidarietà verso le
famiglie delle vittime di Gaza. I francescani dimorano a Betlemme dal 1347 nel convento
proprio accanto alla Basilica della Natività. La Chiesa dedicata alla Santa Martire
Caterina, costruita nel XII secolo, è stata in seguito ampliata e modificata. (T.C.)