Scozia: vescovi preoccupati per gli episodi di violenza contro le comunità religiose
La Chiesa cattolica in Scozia è preoccupata dagli episodi di violenza che coinvolgono
le comunità religiose, in particolare quella cattolica. Si tratta di un fenomeno persistente
da alcuni anni e che è stato riconfermato da un rapporto del Governo dal quale è
emerso che tra il 2011 e il 2012 sono stati 509 gli attacchi di natura religiosa nei
confronti dei cattolici, con una percentuale del 58% sul totale. In generale le azioni
contro le comunità religiose sono aumentate del 26%. Si tratta di casi che vanno dalle
“semplici” offese fino a veri e propri atti di violenza fisica che si verificano spesso
nel contesto di dispute tra opposte tifoserie di squadre di calcio. Commentando il
rapporto, il presidente dell’episcopato scozzese, mons. Philip Tartaglia, ha affermato
che la comunità cattolica scozzese non è sufficientemente tutelata e ha esortato le
autorità a intervenire per garantire maggiore protezione. Il problema, ha specificato
il nuovo arcivescovo di Glasgow citato dall’Osservatore Romano, si sta manifestando
“come una vera e propria cultura anticattolica”. Il clima di violenza anticattolico
riguarda solo in piccola parte il mondo calcistico , dove è notoria la rivalità tra
i due storici club di Glasgow: il Celtic (cattolico) e i Rangers (protestante). Il
direttore dello Scottish Catholic Media Office, Peter Kearney, ha ricordato recentemente
che i casi che coinvolgono il calcio rappresentano solo il 15% del totale degli episodi
di violenza settaria. (L.Z.)