Egitto: manifestazioni contro il decreto di Morsi. Un morto al Cairo
In Egitto ieri nuove manifestazioni di liberali e laici contro il decreto con cui
il presidente Mohamed Morsi si è attribuito poteri quasi illimitati. Migliaia di persone
sono scese in piazza al Cairo dove un attivista è morto dopo aver inalato gas lacrimogeni.
Scontri e feriti a Mahalla, nel Delta del Nilo. Manifestazioni anche ad Alessandria,
nonostante lunedì il capo di Stato abbia tentato una soluzione di compromesso, che
limita l’inappellabilità delle sue decisioni solo alle questioni di sovranità. Il
servizio di Debora Donnini:
Al Cairo,
piazza Tahrir, simbolo delle rivolte anti-Mubarak, torna a riempirsi: questa volta
contro il presidente Morsi. Violenti scontri sono scoppiati già questa mattina: i
giovani hanno iniziato a tirare sassi contro i poliziotti che hanno reagito lanciando
lacrimogeni. Migliaia i manifestanti che affollano la piazza nella giornata di protesta
indetta dall’opposizione laica e liberale. Presenti anche i cortei di avvocati e giornalisti.
E un attivista dell'opposizione egiziana è morto in serata al Cairo dopo avere inalato
i gas lacrimogeni duranti gli scontri nei pressi dell'ambasciata Usa, in corso da
vari giorni. E’ la seconda vittima. Tafferugli con decine di feriti sono in corso
a Mahalla, nel Delta del Nilo, fra sostenitori dei Fratelli musulmani e manifestanti
contrari a Morsi, riferisce la televisione di stato. La tensione, dunque, torna ad
alzarsi. Il decreto che allarga i poteri del presidente, intanto, resta ma ieri Morsi
ha cercato di disinnescare la miccia accettando che le sue decisioni siano inappellabili
da parte della magistratura solo relativamente alle questioni di sovranità. Intanto,
il Consiglio di Stato, il più alto tribunale amministrativo del Paese, il 4 dicembre
terrà la prima udienza sui 12 ricorsi contro il decreto di Morsi. E il Fondo monetario
internazionale fa sapere che l'Egitto può sempre ricevere il prestito da 4,8 miliardi
di dollari, basta che mantenga l'impegno a realizzare le riforme.
Su quanto
sta avvenendo in Egitto abbiamo chiesto un commento a padre Samir Khalil Samir,
islamologo e professore al Pontificio Istituto Orientale e all’università St. Joseph
di Beirut: