Egitto. Clima teso: rinviata la riunione tra il Patriarca Tawadros II e i capi delle
Chiese cattoliche
L'incontro annunciato del nuovo Patriarca copto ortodosso Tawadros II con una qualificata
delegazione delle Chiese cattoliche egiziane – che avrebbe fornito anche l'occasione
per concordare una posizione comune davanti all'emergenza attraversata dal Paese -
è stato rimandato al prossimo 11 dicembre. A giustificare il rinvio è proprio la tensione
che si respira in tutto l'Egitto e soprattutto nella capitale, dopo che i decreti
costituzionali con cui il Presidente Morsi ha ampliato i propri poteri, hanno scatenato
contestazioni anche violente contro il governo e le sedi dei Fratelli Musulmani. “In
questa situazione - spiega all'agenzia Fides il vescovo di Assiut, Kirillos William,
vicario patriarcale dei copti cattolici – si è pensato che non fosse prudente esporre
a rischi una riunione di rappresentanti qualificati delle Chiese cristiane”. All'incontro
avrebbero preso parte diversi vescovi cattolici, insieme a rappresentanti autorevoli
del laicato. Il Patriarca Tawadros, dal monastero di Anba Bishoy in cui risiede, ha
annullato anche un incontro in agenda con alcuni membri della sezione spirituale dei
Fratelli Musulmani. Oggi a piazza Tahrir è in programma il presidio dei partiti e
delle forze sociali che accusano il Presidente Morsi di avere ormai imboccato la via
della svolta autoritaria. Secondo gli organizzatori, nel luogo-simbolo della rivoluzione
egiziana confluiranno un milione di manifestanti. I Fratelli Musulmani hanno annullato
una contemporanea mobilitazione indetta a sostegno del governo, motivandola come scelta
responsabile volta a disinnescare possibili incidenti. “Ma alcuni osservatori - aggiunge
a Fides il vescovo Kirillos - cominciano a parlare del rischio di guerra civile. Se
la tensione politica e sociale non si raffredda, le cose potrebbero degenerare. Nelle
sedi dei Fratelli Musulmani assaltate negli ultimi giorni, sarebbero state trovate
anche armi e munizioni”. Sabato scorso, a motivo dello stato di emergenza, Tawadros
aveva annullato all'ultimo momento anche la sua prima visita patriarcale ad Alessandria.
In quel caso, come spiega all'agenzia Fides il vescovo cattolico latino Adel Zaki,
vicario apostolico di Alessandria d'Egitto, a motivare il rinvio della trasferta non
c'erano solo ragioni di sicurezza: “L'ingresso del Patriarca nella nostra città non
può che essere una grande manifestazione di gioia popolare, con canti e musica e tanta
allegria. In un momento come questo, i cristiani avrebbero dato l'impressione di vivere
fuori dal mondo in cui vivono tutti. Come insegna San Paolo, occorre soffrire con
coloro che soffrono e gioire con coloro che gioiscono”. (R.P.)