Da Rio il cardinale Rylko: "Le Gmg non bastano ad orientare ed educare i giovani"
“Le Giornate mondiali della Gioventù, da sole, non bastano ad orientare ed educare
i giovani alla fede. Esse vanno inserite ed integrate nella pastorale giovanile ordinaria
attraverso un quotidiano e paziente lavoro”. Lo ha ribadito il presidente del Pontificio
Consiglio per i laici (Pcl), il cardinale Stanislaw Rylko, intervenendo ieri mattina
ai lavori dell’incontro di preparazione alla Giornata mondiale della Gioventù in corso
fino al 29 novembre a Rio de Janeiro. “Le Gmg sono parte integrante e forza propulsiva
pastorale della Chiesa verso i giovani, hanno un peso importante per la loro evangelizzazione”,
ha detto il cardinale rivolgendosi ai 200 delegati di 75 Paesi e di 40 aggregazioni
laicali presenti all’incontro; tuttavia “intorno ad esse deve sempre esserci l’opera
educativa di diocesi, parrocchie, movimenti e aggregazioni” perché “le Gmg vanno adeguatamente
preparate se vogliono avere riscontri nella vita di fede”. Per il presidente del Pontificio
Consiglio per i laici, infatti - riferisce l'agenzia Sir - è necessario “dare continuità
all’evento nella vita di fede dei giovani, nella loro quotidianità. L’esperienza del
Pcl - ha affermato - conferma che negli ultimi anni i responsabili della pastorale
giovanile hanno maturato la consapevolezza di questo bisogno e ciò è un segno importante.
È responsabilità degli adulti e degli educatori annunciare Cristo ai giovani. Questo
i giovani si aspettano. Rimettiamo Cristo al centro e aiutiamo i giovani a trovarlo
nella loro vita”. Nella sessione di ieri mattina ha portato il suo saluto anche l’arcivescovo
di Rio, dom Orani Tempesta, che ha ricordato il “Messaggio ai giovani” di Paolo VI
alla fine del Concilio Vaticano II invitando i presenti, tra loro anche molti volontari
della Gmg, “a raccogliere la fiaccola della fede e a trasmetterla ai loro coetanei.
Siete voi i primi missionari. Evangelizzate i vostri amici”. (R.P.)