Terra Santa. Dopo la tregua, urge rimuovere il blocco di Gaza: appello di Oxfam
La tregua appena siglata da sola “non è sufficiente”: per ridare una speranza alla
pace, oggi urge porre fine all’embargo di Gaza che “da cinque anni è soggetta a un
blocco paralizzante, che ha limitato le importazioni e le esportazioni e ha distrutto
la sua economia”. E' quanto afferma, in una dichiarazione inviata all’agenzia Fides,
Martin Hartberg, portavoce dell’Ong Oxfam a Gerusalemme. L’Ong Oxfam, una delle maggiori
al mondo, con sede nel Regno Unito, è presente in Israele e Palestina con progetti
di sviluppo per le fasce deboli, interventi di tutela dei minori, attività in ambito
socio-sanitario e sostegno allo sviluppo rurale. Nella nota inviata a Fides, Oxfam,
accogliendo positivamente la notizia del cessate il fuoco, rimarca che la tregua è
fondamentale, ma è solo il primo passo: “La violenza nel corso delle ultime settimane
è stata devastante per la gente a Gaza e in Israele. Centinaia di vite sono state
perse mentre case, scuole e asili sono distrutti. Le persone hanno bisogno di poter
tornare a vivere una vita normale. Per oltre una settimana le scuole a Gaza e nel
sud di Israele sono state chiuse e le attività grazie alle quali le persone si guadagnano
da vivere a Gaza, come la pesca e l'agricoltura, sono state interrotte perché troppo
pericolose”. Per questo ora è urgente rimuovere l’embargo che affligge Gaza: “Da quando
il blocco di Gaza è iniziato, cinque anni fa – riferisce Oxafm – un terzo delle imprese
di Gaza hanno chiuso e l'80% della popolazione ha ora bisogno di aiuto”. Oxfam chiede
alla comunità internazionale “maggior coraggio”: “Solo togliendo il blocco avremo
qualche possibilità di porre fine all’incessante ciclo di violenza che ha devastato
milioni di vite. Se il blocco di Gaza continuerà e i palestinesi di Gaza e della Cisgiordania
rimarranno separati, sarà impossibile raggiungere la soluzione di due stati per due
popoli auspicata dalla comunità internazionale”. Nei giorni scorsi Oxfam, insieme
con altre 37 Ong, aveva chiesto alla comunità internazionale di promuovere una tregua
immediata, per proteggere i civili e prevenire una nuova catastrofe umanitaria a Gaza.