Il Papa all'Angelus: nelle tormentate vicende della storia, Dio continua a costruire
il suo Regno di amore
Al termine della Santa Messa in San Pietro, il Papa ha guidato la preghiera mariana
dell’Angelus dalla finestra del Palazzo Apostolico. Tornando a riflettere sulla solennità
odierna, Benedetto XVI ha affermato che il "Regno di Cristo è stato affidato alla
Chiesa che ne è germe e inizio". Ha quindi invitato a pregare per i nuovi cardinali
e poi, nei saluti in francese, si è rivolto in particolare ai tanti pellegrini libanesi
giunti per accompagnare il neoporporato Béchara Raï ed ha invocato la pace. Il servizio
di Isabella Piro
“Prolungare
l’opera salvifica di Dio convertendosi al Vangelo”: è questa la chiamata che tocca
il cuore di ogni fedele, dice il Papa, perché Cristo Re “non è venuto per essere servito,
ma per servire e per dare testimonianza alla verità”. Di qui, il pensiero va ai sei
nuovi cardinali che, provenienti da diverse parti del mondo, “ben rappresentano –
sottolinea Benedetto XVI – la dimensione universale della Chiesa”:
“Invito
tutti a pregare per i sei nuovi Cardinali che ieri ho creato, affinché lo Spirito
Santo li rafforzi nella fede e nella carità e li ricolmi dei suoi doni, così che vivano
la loro nuova responsabilità come un’ulteriore dedizione a Cristo e al suo Regno”.
Un’altra
invocazione il Papa la innalza alla Vergine Maria: a Lei chiede protezione per la
Chiesa e per tutti i fedeli:
“La Vergine ci aiuti tutti a vivere il tempo
presente in attesa del ritorno del Signore, chiedendo con forza a Dio: «Venga il tuo
Regno», e compiendo quelle opere di luce che ci avvicinano sempre più al Cielo, consapevoli
che, nelle tormentate vicende della storia, Dio continua a costruire il suo Regno
di amore”.
Nei saluti in varie lingue, poi, Benedetto XVI ricorda due eventi
importanti: la Beatificazione, avvenuta ieri in Ecuador, di Suor Maria Troncatti,
“generosa testimone” che si pose al servizio “dell’evangelizzazione e della promozione
umana”; e la celebrazione dei Primi Vespri di Avvento con gli studenti universitari,
in programma per sabato primo dicembre nella Basilica Vaticana, in occasione dell’Anno
della fede.
Infine, rivolgendosi ai tanti fedeli di lingua francese, Benedetto
XVI saluta in particolare quelli numerosi – circa 500 - provenienti dal Libano. Tra
loro, anche molti musulmani:
"Laissons le Christ convertir nos cœurs… "Lasciamo che Cristo converta i nostri cuori e le nostre mentalità – ha detto
– per riconoscere che la vera grandezza e pienezza dell’uomo sono unicamente nello
stare con Dio e nell’amore ricevuto e donato”. Di qui, la preghiera che la benedizione
del Signore conduca l’umanità “verso la pace”.