2012-11-24 15:14:25

Embrioni crioconservati. Quale futuro? Scienza e Vita si interroga sulla possibilità di adottarli


Solo nel 2010 sono stati oltre 113 mila gli embrioni formati attraverso tecniche di procreazione medicalmente assistita: di questi, 16.280 sono stati crioconservati. Il numero di queste “vite in stand-by” è destinato ad aumentare dopo che nel 2009 la Corte Costituzionale ha, di fatto, abolito il limite di tre embrioni a impianto previsto dalla legge 40, proponendo la creazione di un “numero di embrioni” non superiore a quello “strettamente necessario”. Di questo si è parlato a Roma nel corso del Congresso nazionale di "Scienza e Vita" dal titolo “Embrioni crioconservati. Quale futuro?”. Paolo Ondarza ha chiesto al presidente dell’associazione, Lucio Romano, se è possibile quantificare il numero totale di embrioni crioconservati oggi in Italia:RealAudioMP3

R. – Non abbiamo un dato ufficiale in merito al numero totale di embrioni crioconservati, ma certamente sta aumentando in maniera esponenziale e si pone il grande problema di questi embrioni: quale destino avranno poi un domani quando, ineluttabilmente, non verranno impiantati? E in questo ambito, “Scienza e Vita” si pone il grande interrogativo di analizzare tutte le varie possibilità ed in particolare in maniera chiara ed inequivocabilmente ufficiale, si dichiara contraria all’uso degli embrioni per la sperimentazione perché - sappiamo benissimo - che in questa ottica gli embrioni andranno a morire. Poi c’è l’ipotesi di proseguire la crioconservazione; ma il tema principale che noi affrontiamo è quello dell’adozione degli embrioni crioconservati.

D. – Siete favorevoli a questa possibilità?

R. – E’ un tema, questo, molto delicato. La nostra posizione è quella di affrontare questa tematica, in quanto l’adozione implica il concetto chiaro ed inequivocabile che l’embrione ha uno statuto personale. Di fronte alla crescita del numero di embrioni crioconservati, dobbiamo evitare quel criterio convenzionale, che in alcuni Stati è stato ratificato, secondo il quale dopo un certo numero di anni gli embrioni possono essere distrutti. Questo è un criterio completamente inesatto. Noi abbiamo dati di gravidanze avute dopo 20 anni – 19 anni e sette mesi – di crioconservazione degli embrioni.

D. – Approvare l’adozione per nascita potrebbe legittimare in qualche modo la fecondazione eterologa, o comunque aprire a questa strada, che voi da sempre avete contestato?

R. – Non credo che legittimare l’adozione degli embrioni possa legittimare la fecondazione artificiale eterologa. Poiché il procedimento di fecondazione artificiale eterologa è già avvenuto: si tratta di dare una possibilità di vita ad embrioni che sono stati pensati per nascere. Noi siamo contro l’uso del termine donazione di embrioni, perché con la donazione si contempla tutta una serie di procedimenti che non ha nulla a che vedere con l’adozione stessa.

D. – Il termine adozione, invece, implica una visione antropologica, che riconosce il valore di persona all’embrione e non vede nell’embrione solo un “grumo di cellule” …

R. – L’adozione si riferisce sempre ad una persona. Io non posso adottare un oggetto: posso adottare soltanto un soggetto. Ecco perché alcune componenti, soprattutto i laicisti – se possiamo dire così – cercano di svolgere un’azione di ostracismo nei confronti dell’adozione stessa, perché hanno capito perfettamente che in questo modo si acquisirebbe in maniera ufficiale una verità oggettiva, cioè quella dello statuto ontologico, e quindi di conseguenza anche giuridico, della dignità di persona all’embrione stesso.

D. – Riflettere sull’adozione per la nascita degli embrioni crioconservati, implica un percorso lungo: a che punto siete in questa riflessione, anche per dare eventualmente una risposta a quelle coppie che sarebbero interessate a questa possibilità?

R. – Certo, affrontiamo il tema con grande prudenza, per le eventuali ripercussioni che ne potrebbero conseguire. Ma è sicuramente un’apertura di speranza. Oltre ad essere un’apertura di speranza per le donne che potrebbero adottare questi embrioni, io dico che è un’apertura di speranza per gli embrioni.







All the contents on this site are copyrighted ©.