Spesa sociale: quando lo Stato viene meno al suo compito di servizio
"Quando un Comune
non è in grado di garantire scuole sicure, territori curati, fare opere pubbliche
o offrire servizi sociali a chi è in difficoltà - afferma Graziano Delrio, presidente
dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, vuol dire che quel Comune
non esiste". "Perchè se un Ente locale non è in grado di esercitare le proprie
funzioni storiche allora occorre alzare la voce per cambiare le politiche nazionali".
I sindaci italiani lottano per cambiare i contenuti della Legge economica di stabilità
del governo Monti che prevede tagli "indiscriminati" alla spesa delle politiche sociali.
Per Francesco Marsico, vicedirettore di Caritas italiana senza interventi del
Parlamento "sono a rischio servizi fondamentali come l'assistenza domiciliare agli
anziani e ai disabili, ma sono colpiti anche settori come le politiche per la famiglia,
il fondo per le non autosufficienze e quello per il sostegno all'affitto". Secondo
Pietro Barbieri, del Forum del Terzo Settore, "lo Stato è chiamato ad erogare
servizi ai cittadini senza abdicare da questo compito, fondamentale per la coesione
sociale del Paese". (a cura di Luca Collodi)