2012-11-23 14:19:05

Mozambico: cresce il Pil ma è allarme per le diseguaglianze sociali


L’aumento del prodotto interno lordo non corrisponde a un miglioramento delle condizioni di vita e del benessere di tutta la popolazione. È quanto denunciano i vescovi del Mozambico che tornano a parlare dei gravi squilibri all’interno del Paese africano. “Le condizioni di vita della popolazione restano molto difficili, segnate da una situazione di povertà sempre più accentuata, soprattutto nelle zone rurali del Paese” si legge in comunicato dei presuli ripreso dalla Misna. “Nonostante ci sia sempre più ricchezza, i poveri sono sempre più poveri”, dicono, collegando questo fatto anche alla diffusione della criminalità e dell’insicurezza. A 20 anni dalla firma del trattato di pace che mise fine a una lunga guerra civile, la Conferenza episcopale mozambicana ha anche sottolineato l’esigenza di consolidare i risultati raggiunti per favorire un clima di giustizia e di dialogo tra le varie componenti. “Dobbiamo riscoprire il dialogo giusto e rispettoso, nel rispetto dei diritti delle persone e delle popolazioni per una soluzione dei conflitti che affliggono la nostra società in un momento cruciale”, aggiungono i vescovi. Secondo le organizzazioni per la difesa dei diritti umani, gli squilibri del Paese si riflettono anche sulla situazione della giustizia. In un rapporto diffuso oggi dalla Lega mozambicana per i diritti umani e da Amnesty International si denunciano in particolare le condizioni delle carceri. Sulla base dei dati contenuti nel rapporto, migliaia di persone sono attualmente detenute per motivazioni pretestuose, reati inesistenti, processi mai svolti. “Particolarmente a rischio – si legge – sono le persone dei gruppi sociali più poveri, detenuti per mesi e a volte per anni in celle squallide e sovraffollate pur non avendo commesso alcun crimine”. (M.G.)







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