Il Papa all’Apostolato del Mare: Chiesa vicina a pescatori e marittimi in difficoltà
Anche il mondo del mare ha bisogno di un rinnovato impegno per la nuova evangelizzazione.
E’ quanto sottolineato da Benedetto XVI nel suo discorso, ieri in Vaticano, ai partecipanti
al Congresso mondiale dell’Apostolato del Mare, svoltosi in questi giorni a Roma.
Il Papa ha ribadito la vicinanza della Chiesa a marittimi e pescatori, alle prese
con difficoltà e, a volte, situazioni di ingiustizia. L’indirizzo d’omaggio al Papa
è stato rivolto dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del dicastero della
Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Di fronte ai
disagi che affrontano gli operatori marittimi, come pure i pescatori, è necessaria
“una visione integrale dell’uomo”. E’ l’esortazione che Benedetto XVI ha rivolto agli
operatori dell’Apostolato del Mare, aggiungendo che la Chiesa è chiamata oggi a dare
un rinnovato slancio all’evangelizzazione del mondo marittimo. Come ai tempi dei viaggi
di San Paolo, ha aggiunto, anche oggi la Chiesa “solca i mari per portare il Vangelo
a tutte le nazioni”. Quindi, si è soffermato sulle “situazioni di ingiustizia” a cui
a volte sono soggetti gli equipaggi, fino ad essere vittime della pirateria marittima:
“La
vulnerabilità dei marittimi, pescatori e naviganti, deve rendere ancora più attenta
la sollecitudine della Chiesa e stimolare la materna cura che, attraverso di voi,
manifesta a tutti coloro che incontrate nei porti o sulle navi, o assistete a bordo
nei lunghi mesi d’imbarco”.
Il Papa ha così rivolto un pensiero particolare
ai pescatori e alle loro famiglie che vivono le “difficoltà del presente” e “l’incertezza
del futuro”, segnato dagli “effetti negativi dei cambiamenti climatici e dall’eccessivo
sfruttamento delle risorse”:
“A voi pescatori, che cercate condizioni di
lavoro dignitose e sicure, salvaguardando il valore della famiglia, la tutela dell’ambiente
e la difesa della dignità di ogni persona, vorrei assicurare la vicinanza della Chiesa”.
Ha
quindi ricordato l’impegno dei diaconi e dei volontari nei Centri “Stella Maris” che
incoraggiano i marittimi ad intensificare il rapporto con Dio, specie durante le “lunghe
traversate oceaniche”. Infine, ha rivolto parole di incoraggiamento a quanti sono
in prima linea nella nuova evangelizzazione di persone di diversa nazionalità che
transitano nei porti:
“Siate apostoli fedeli alla missione di annunciare
il Vangelo, manifestate il volto premuroso della Chiesa che accoglie e si fa vicina
anche a questa porzione del Popolo di Dio, rispondete senza esitare alla gente di
mare, che vi attende a bordo per colmare le profonde nostalgie dell’anima e sentirsi
parte attiva della comunità”.