Al via la due giorni di Scienza & Vita sul futuro degli embrioni crioconservati
“Embrioni crioconservati, quale futuro?”, partendo da questo interrogativo si svolgeranno
i lavori del X convegno dell’associazione Scienza & Vita, che si svolge oggi e domani
a Roma. In un’intervista al Sir alla vigili dell’evento Lucio Romano, presidente di
Scienza & Vita, ha spiegato che “il sempre maggior numero di embrioni, formati con
tecniche di procreazione medicalmente assistita, solleva molteplici interrogativi
in ambito biomedico, etico, giuridico e legislativo”, tra cui “la durata della crioconservazione,
le conseguenze delle procedure sull’evolutività degli embrioni allo scongelamento,
il destino degli embrioni abbandonati o per rinuncia all’impianto”. Nel 2010, sono
stati formati 113.019 embrioni, dei quali 16.280 crioconservati (14.4% del totale).
“È prevedibile che il numero di embrioni formati e crioconservati aumenterà ancor
più”, commenta Romano. Tutto ciò, anche grazie alla sentenza della Corte Costituzionale
che, nel 2009, che ha dichiarato illegittimo l’art.14 della legge 40, abolendo di
fatto il limite di tre embrioni a impianto e aprendo la strada a un’interpretazione
“estensiva” dell’espressione: “Numero di embrioni strettamente necessario”. In media,
il 70-80% degli embrioni sopravvive dopo crioconservazione, il 50% senza danni evidenti
allo scongelamento, mentre nel 25% ci sono segni evidenti di danno parziale. (M.G.)