2012-11-21 12:15:28

Strasburgo: il cardinale Turkson sulla libertà religiosa "pilastro essenziale per la pace"


Un’Europa che, “fedele alle sue radici cristiane, si impegna per il rispetto della libertà religiosa per ogni essere umano”, invia un segnale positivo e di speranza a tutto il mondo. Il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, rivolgendosi agli eurodeputati a Strasburgo, segnala il “ruolo centrale” della difesa dei diritti e delle libertà fondamentali, “fra cui quella religiosa”, intesa come un “pilastro” della convivenza civile in una società pluralista come quella europea. Il cardinale ghanese - riferisce l'agenzia Sir - era stato invitato dal gruppo di lavoro paneuropeo a trattare, nel tardo pomeriggio di martedì, della libertà religiosa e delle discriminazioni subite dai cristiani nel mondo. Il porporato - accompagnato da mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa - ha affrontato quattro punti principali: lo sviluppo storico e attuale dei diritti umani; come la Chiesa cattolica intende i diritti umani e la stessa libertà religiosa; come essa concepisce la responsabilità delle istituzioni politiche verso la libertà religiosa; la difesa e promozione della libertà religiosa nel mondo. “La libertà di religione è una questione di giustizia” ed “è legata allo sviluppo dei diritti inalienabili dell’uomo” nella storia e in ogni continente, ha affermato il porporato. Nella sua esposizione, il cardinale Turkson ha fatto riferimento alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e ai documenti del Concilio Vaticano II; ha citato Benedetto XVI e Jacques Maritain. “La libertà di credo e di culto sono diritti per ogni essere umano e devono valere ovunque. Nessuno può privare altri di tali diritti”. “Essi non dipendono da una legge, da un voto o da un consenso, perché, come diritti fondamentali” sono inscritti nel dna umano e precedono le stesse istituzioni umane. Il porporato ha quindi denunciato le numerose violazioni della libertà religiosa e le discriminazioni subite dai cristiani in numerosi Paesi. Il presidente del Consiglio giustizia e pace vaticano ha quindi affermato che “nelle nostre società pluraliste occorre che la libertà religiosa si accordi con gli altri diritti essenziali”. Tale diritto è anche un pilastro necessario per “la costruzione della pace”. Turkson ha insistito sul dialogo e il rispetto reciproco tra le fedi religiose e sul dialogo tra le religioni e le istituzioni politiche, come ad esempio è sancito dal Trattato di Lisbona (dialogo strutturato tra Ue e comunità religiose). Il cardinale ha quindi dedicato una parte della sua riflessione all’impegno dei credenti nella realtà sociale e politica: “La presenza dei cristiani nello spazio pubblico va intesa quale contribuito alla costruzione del bene comune a vantaggio di tutti”. (R.P.)
Ultimo aggiornamento: 22 novembre







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