Il card. Ravasi: nel suo libro il Papa ci coinvolge intensamente nella vita di Gesù
Il libro del Papa sull’infanzia di Gesù è stato presentato ieri nella Sala Pio X,
in Vaticano. Alla conferenza stampa, presieduta da padre Federico Lombardi, sono intervenuti
il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del dicastero vaticano della Cultura e
la teologa brasiliana, Maria Clara Bingemer. Con loro anche don Giuseppe Costa, direttore
della Libreria Editrice Vaticana e Paolo Mieli, presidente di RCS libri. Il volume
esce oggi in contemporanea in 9 lingue e 50 Paesi con una tiratura di oltre un milione
di copie. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Benedetto XVI
ha "mantenuto la promessa" e ha regalato a tutto il popolo di Dio un dono prezioso
di fede e cultura. Nella conferenza stampa, tutti i relatori hanno messo l’accento
sullo straordinario sforzo che Joseph Ratzinger ha compiuto per completare la trilogia
sulla vita di Gesù di Nazareth. Un’opera iniziata otto anni fa e che il Papa ha portato
avanti con intensità, nella consapevolezza che fosse un’urgenza per tutti i fedeli.
La riflessione di padre Federico Lombardi:
“Solo un grande coraggio
e una grande passione potevano permettere di arrivare in porto in anni in cui gli
impegni del governo della Chiesa universale sono così grandi. Per molti di noi, che
il Papa vi sia riuscito ha dell’incredibile e suscita grande ammirazione e grandissima
gratitudine. Il piccolo libro, oggi, è nelle nostre mani: forse è piccolo fisicamente,
ma non così piccolo come significato”.
Il cardinale Gianfranco Ravasi
ha così “riletto” il libro di Benedetto XVI secondo delle chiavi di lettura come il
binomio storia-fede e autore-lettore. Il porporato ha innanzitutto evidenziato che
i Vangeli dell’infanzia di Gesù non sono solo un testo informativo, ma performativo.
E’ un libro, quello del Papa, che ci coinvolge perché si confronta con una storia
sempre attuale:
“Io penso al grido delle madri nella strage degli innocenti,
che è un grido perenne, perpetuo. E' un grido universale, che risuona ancora ai nostri
giorni. Muoiono i bambini a Gaza e il grido delle madri è il continuo grido... Vedete,
il racconto non è finito là, in quel contesto storico”.
Questo libro, ha
poi aggiunto, pur concentrandosi sull’infanzia di Gesù non si può ridurre ad una semplice
strenna natalizia:
“Perché c’è un bambino non vuol dire che si tratta di
retorica sentimentale; incartare questo libro e queste pagine nella carta per i regali
natalizi, con le stelline... No, è un libro: le pagine dei Vangeli dell’infanzia sono
per adulti, adulti nella fede”.
Del resto, ha concluso il cardinale Ravasi,
il libro sull’infanzia di Gesù ha il pregio di poter essere letto da tutti. Un libro
chiaro e scritto con grande umiltà:
“Ecco, questo libro non ha quell’autoreferenzialità
oracolare esoterica che hanno certe pagine teologiche o filosofiche illeggibili. Benedetto
XVI ha messo in pratica quello che un filosofo importante del linguaggio del secolo
scorso ha dichiarato, ma non ha mai messo in pratica: tutto quello che si può dire,
si può dire chiaramente”.
Sulla dimensione del dono che questo libro rappresenta
per tutti i fedeli, e invero anche per i non credenti, si è soffermata la teologa
Maria Clara Bingemer:
“Il Papa ci invita dunque, attraverso il suo
libro, ad aprire uno spazio. Preparandoci a celebrare la grande festa del Natale,
questo libro può aiutarci in modo molto profondo ad aprire in noi uno spazio affinché
il Salvatore possa nascere e manifestarsi, in un mondo come il nostro che ha tanto
bisogno del suo Vangelo”.
E’ stata dunque la volta del direttore della
Lev, don Giuseppe Costa, che ha ricordato il grande impegno editoriale che
tutta l’opera di Ratzinger su Gesù ha rappresentato. Quindi, ha offerto un suo pensiero
sul significato più profondo di questo volume:
“In questo libro troviamo
con il mattino di Gesù e di Maria, anche quello della nostra fede”.
Dal
canto suo, Paolo Mieli ha affermato che questo volume non è solo l’opera di
un Papa ma anche di un uomo, come Joseph Ratzinger, che è tra le figure più importanti
della cultura europea. Quindi, il presidente della Rizzoli ha indicato in Maria la
figura fondamentale del libro assieme al Suo bambino:
“E’ singolare, perché
al centro c'è la figura di un bambino e di una donna. E’ un libro sulla donna: tutta
la parte di Maria che riceve l’Annunciazione, la libertà di Maria, quello è un punto
importantissimo: di accettare, di partecipare, di farsi protagonista della nascita
di Gesù”.
Padre Lombardi ha, quindi, concluso la conferenza stampa citando
il cardinale Carlo Maria Martini riguardo al primo libro su Gesù di Joseph Ratzinger.
Un libro, aveva scritto l’arcivescovo di Milano, che gli aveva dato gioia nella lettura.
Di qui, l’augurio di padre Lombardi:
“Auguriamo grande gioia nel
leggere questi volumi e in particolare questo, che ci prepara al Natale”.