2012-11-20 08:23:54

Colombia: per la prima volta in 50 anni tregua delle Farc, mentre a L'Avana proseguono i colloqui di pace


Da ieri, per la prima volta da 50 anni, in Colombia tacciono le armi della guerriglia. Dopo l’avvio, lunedì all’Avana, dei colloqui di pace con il governo di Bogotà, i ribelli del Fronte Armato Rivoluzionario della Colombia hanno annunciato il cessate-il-fuoco unilaterale fino al 20 gennaio prossimo, per favorire - hanno detto i vertici del movimento - l’intesa. Il servizio di Francesca Ambrogetti: RealAudioMP3

Oltre alle azioni militari, decisa anche la sospensione degli atti di sabotaggio. “Vogliamo facilitare l’intesa” ha detto Ivan Marquez della delegazione delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia. Ma il ministro della difesa ha subito annunciato a Bogotà che il governo non fermera’ l’offensiva. “Gli ordini sono sempre gli stessi: combattere i gruppi illegali in tutto il territorio del paese”. Il presidente Juan Manuel Santos ha, del resto, sostenuto di recente di non essere disposto a accordi bilaterali per cessare il fuoco prima della fine del conflitto. E’ il quinto tentativo, quello in corso nella capitale cubana, di chiudere il capitolo della lotta tra l’esercito e i guerriglieri che da oltre mezzo secolo insanguina la Colombia. Sul tavolo delle trattative difficili e complesse questioni e il percorso - e’ prevista una durata di dieci giorni - non sara’ certo in discesa. Le Farc chiedono immunità e partecipazione politica. E anche una riforma agraria in un Paese dove la concentrazione della terra in poche mani e’ tra le piu’ alte. La conclusione dei colloqui è attesa con speranza da molti settori , mentre altri sostengono che l’unico risultato sarà quello di dare visibilità internazionale al più antico dei movimenti della guerriglia in America Latina.









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