Vertice Iberoamericano: da Cadice impegni per una nuova cooperazione
“Lo sviluppo economico al servizio della cittadinanza”: è l’obiettivo che si sono
prefissati i capi di Stato e di governo al XXII Summit Iberoamericano chiuso nel fine-settimana
a Cadice. Nella dichiarazione che porta il nome della città spagnola, i 22 Stati del
blocco hanno rilanciato la cooperazione nel segno del “rinnovamento”, impegnandosi
in particolare nella promozione delle infrastrutture – settori in cui le aziende spagnole
sono leader mondiali – ma anche delle piccole e medie imprese e del “lavoro dignitoso”.
“Rafforzare regole chiare, stabili e prevedibili che aiutino a spingere gli investimenti
produttivi nazionali e stranieri, in base alle leggi di ciascun paese” è un altro
punto contenuto nella dichiarazione in cui si riconosce allo stesso tempo “il diritto
sovrano sulle risorse naturali basato sulle rispettive legislazioni nazionali, nel
pieno rispetto degli strumenti del diritto internazionale”. I Paesi firmatari si sono
impegnati inoltre a sottoscrivere accordi commerciali e di sviluppo “orientati a evitare
il protezionismo”, aderendo all’iniziativa promossa da decine di organizzazioni imprenditoriali
e collegi di avvocati per istituire un Centro iberoamericano di arbitraggio per la
risoluzione delle controversie tra imprese. Non è mancato un riferimento al mercato
delle droghe: su richiesta di Messico e Centroamerica è stato raggiunto un consenso
per “analizzare le conseguenze politiche, economiche e sociali delle misure che sono
state adottate o si stanno adottando in alcuni paesi per legalizzare il consumo di
talune droghe”. Parere favorevole è stato dato alla convocazione, entro il 2015, di
una sessione speciale dell’Assemblea generale dell’Onu sul narcotraffico e la violenza
ad esso collegata. (R.P.)