La Siria al centro del Consiglio dei Ministri degli Esteri europei
L'escalation di violenza in Medio Oriente sarà al centro dell’incontro tra i ministri
degli Esteri europei, che si terrà oggi a Bruxelles. I capi delle diplomazie dei 27
si confronteranno, però, anche sulla delicata questione siriana, che rischia in questo
momento di essere messa in secondo piano, nonostante le violenze proseguano. Il servizio
di Marina Calculli:
La Francia chiederà
al Consiglio dei ministri degli esteri europei che si terrà oggi a Bruxelles di togliere
l’embargo sulle armi destinate ai ribelli. Da Teheran gli risponde il ministro siriano
di riconciliazione nazionale che definisce la Francia “un paese ostile” mentre il
premier Jabri Qamil ha detto “Parigi vuole legalizzare il trasferimento d’armi ai
ribelli che non vogliono risolvere l questione con il dialogo”. Nella capitale iraniana
è in corso da ieri un meeting tra il regime e i gruppi dell’opposizione che hanno
accettato di parlare con il governo in carica. Non era presente ovviamente la nuova
coalizione nazionale, che ha già dichiarato di non accettare alcun dialogo senza che
Assad si sia prima dimesso. A riconoscere la coalizione come legittima autorità della
Siria sono state finora le monarchie arabe del Golfo, la Francia e la Turchia. Sul
terreno ieri ci sono stati almeno 24 morti mentre i combattimenti tra esercito lealista
e ribelli proseguono in tutto il paese. Sul Golan Israele ha annunciato di aver sparato
ancora contro un carro armato siriano dopo che quest’ultimo si era avvicinato troppo
al confine.