2012-11-19 13:32:56

Gaza: dalla parrocchia cattolica "l'apostolato delle chiamate"


Una telefonata per avere notizie e offrire aiuto e vicinanza. È “l’apostolato delle chiamate” che i religiosi e le religiose dell’Istituto del Verbo incarnato, che guidano la parrocchia latina della Striscia di Gaza (200 fedeli), hanno avviato da sabato pomeriggio per tenere uniti i fedeli e cercare di venire incontro alle loro necessità. È quanto emerge dalla testimonianza di padre Pablo De Santo, collaboratore del parroco padre Jorge Hernandez che ieri, al quinto giorno di bombardamenti, è rientrato dall’Argentina, dove si trovava per motivi familiari, a Gaza, dai suoi parrocchiani “per non lasciarli soli un giorno in più”. Dalla testimonianza, resa nota dal Patriarcato latino di Gerusalemme e ripresa dall'agenzia Sir, si apprende che la comunità locale sta bene anche se “la notte tra sabato e domenica è stata la più difficile, fino ad ora. Anche se si era sentito parlare di una tregua, i missili hanno iniziato a fischiare alle 23, e hanno continuato fino alle 7 del mattino. Questa volta, i missili sono caduti anche vicino a dove viviamo. Non ci sono stati danni materiali alla parrocchia o alle case delle suore”. Da sabato pomeriggio “le suore hanno iniziato "l’apostolato delle chiamate": hanno cercato di raggiungere telefonicamente i parrocchiani per chiedere loro come stavano e se avevano bisogno di qualcosa, mettendosi a loro disposizione. La maggior parte delle persone si trova in casa e cerca di uscire il meno possibile. Quelli con cui abbiamo parlato sono molto spaventati e non riescono a dormire la notte”. (R.P.)







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